Ciao a tutti,
sono tornata dall'incontro con NPI e psicomotricista per impostare le terapie per la mia bambina (25 mesi).
Mi hanno proposto:
1. terapia in acqua con bambini della stessa età e con terapista singolo per ogni bambino. Cioè la terapia in acqua si fa in gruppo, ma ogni bambino ha un terapista dedicato.
Giudizio Personale: mi piace, non so quanto sarà efficace, ma è rispettosa nei confronti della bambina che ama l'acqua, ha una buona acquaticità e quando è in acqua è molto più collaborativa.
Dubbio: è efficace?
2. Psicomotricità. Loro ritengono che mia figlia non parli non per un problema di linguaggio, ma per un problema di comunicazione. Cioè, pensano che la bambina abbia tutto dentro di sè, voglia comunicare, ma debba ancora trovare il sistema per farlo. La psicomotricità dovrebbe essere una spinta in tal senso.
Giudizio Personale: questo spiegherebbe perchè lei non parla pur sapendo parlare.
Dubbio: la psicomotricità è efficace in tal senso?
3. Educatrice a casa un paio di pomeriggi a settimana. Questo sia per la bimba che per permettermi di dedicarmi anche al gemellino, seguendo il suo desiderio o di rimanere in casa e stare con la sorellina o uscire con me e fare qualcosa che piace a lui, solo noi due insieme.
Giudizio personale: meglio di niente
Dubbi: nessuno, non la vedo come aiuto alla bimba, ma a me e al gemellino.
Loro, inoltre, considerano anche il nido già parte della terapia. Anche lì devo dire che ero più che scettica, non avrei voluto e non avrei scommesso una lira sulla riuscita dell'inserimento, invece lei va volentieri (due ore e mezza al giorno) e da quando sta andando al nido è migliorata, più presente e aperta e allegra.
Ho parlato loro del professionista che ho chiamato per impostare un'organizzazione / educazione serena per entrambi, perchè loro hanno come paziente mia figlia, ma io devo pensare ad una sana crescita anche dell'altro. Appena hanno sentito il nome del professionista si sono illuminate, perchè hanno assistito ad una sua conferenza e già la psicomotricista voleva contattarlo (ma non era riuscita a farlo) per una bimba piccola come la mia, ma senza le aperture che la mia presenta e aveva bisogno di un consiglio da lui. Quindi anche questa cosa è andata bene perchè sono disposte/entusiaste di questa collaborazione.
Note positive: tutto, a parte il professionista, è gratuito (scusate, ma non sono Rockfeller e anche questo conta)
Note negative: considerano mia figlia disabile. Mi hanno parlato di possibilità di assegni ecc. Io e mio marito le abbiamo stoppate. Ho spiegato loro che mi devono dire il nome di una disabilità che mia figlia presenta, visto che loro stesse hanno detto che è "solo" autistica. Quindi a mio avviso non disabile, non voglio assegni perchè non mi spettano (li spenderei in vestitini, piuttosto). Loro, su questo, sono convinte della disabilità della bambina. Io no. Questo è l'unica, non piccola differenza che ci separa. Ah, nel pacchetto ci hanno offerto anche una terapia a noi genitori per accettare la situazione. Sinceramente, male non ci farebbe, soprattutto a mio marito che ancora crede che sia solo questione di carattere, però chi ha il tempo?
Per il resto mi sembra che sia una terapia rispettosa della naturale inclinazione della bambina. Magari aspetto qualche mese per testare l'efficacia e aspettare che lei cresca ancora un pò e poi vedrò il da farsi.
Vi prego di scatenarvi con i vostri commenti per sapere se stiamo sulla strada giusta o proprio fuoristrada.
Vi aspetto. Grazie