Buongiorno a tutti, sono nuova del forum. Iscritta per amore. Sono una ragazza trentenne NT e da qualche mese frequento un ragazzo che presenta molte caratteristiche aspie. Ha qualche anno più di me e si rende conto di essere particolare, di "vivere nel suo mondo" come dice lui, credo glielo abbiano anche detto spesso, ma penso proprio non sia consapevole che possa trattarsi di AS. Mi sono innamorata di lui, quasi subito, incondizionatamente e come mai in vita mia; tuttavia ho presto capito che aveva dei comportamenti atipici. Quello che più mi feriva è che non trovava spesso tempo per me, non pensava a mandarmi il buongiorno - la buonanotte, non mi diceva mai nulla di carino-affettuoso, non manifestava il desiderio di fare l'amore (se non nel momento di farlo con il semplice atto), non faceva mai nulla solo "per me".. Insomma, tutta una serie di cose che inevitabilmente fanno pensare ad un NT che l'altro sia semplicemente disinteressato. Ci sono rimasta molto male e gli ho detto che non c'erano i presupposti e ho chiuso. Si è fatto risentire lui, settimane dopo, e ha voluto recuperare. A me mancava tantissimo, non ho "fatto la preziosa" e abbiamo ricominciato a vederci. Anche perché nel frattempo io avevo iniziato a documentarmi sull'AS: cercavo risposte a questi suoi tratti e la scoperta della sindrome è stata per me illuminante. Appurato che non faceva certo di proposto alcune cose mi sono quasi sentita in colpa io per non averlo capito. Ho letto forum, comprato libri in italiano e ora anche inglese, deciso di investire nuovamente tempo ed energie con lui.. Per amore, pensando che con amore sarei riuscita a trovare un equilibrio con lui. Senza pensare di poterlo cambiare o altro.
E invece no. Mi sento sconfitta e temo di non poter continuare a lungo.
Non so se sappia della sindrome, ma già parlare con lui di lui e sue emozioni non è semplice: l'ultima volta mi ha detto che era stanco, parla col contagocce, dice che come persona fa schifo, e sembra cmq innervosirsi. Ultimamente l'ho visto anche più stizzito.
Ha un lavoro molto impegnativo (ma mi spiace dirlo, a volte mi sembra lo utilizzi come alibi); in realtà capisco che quando è libero preferisce stare da solo, anche quando potrebbe invitarmi o propormi di fare qlc insieme. Non vede l'ora di dedicarsi ai suoi passatempi preferiti, anche senza di me (anzi, sembra preferisca senza di me).
Ecco le mie domande:
1 - Dovrei parlargli dell'AS? Come faccio per non stizzirlo? (Credo gli facciano molti appunti, ma lui si arrabbia e ogni volta sentenzia che sono gli altri ad avere torto. E' molto orgoglioso.. Credo per autodifesa) Vorrei solo potesse capire il perché di tanti "fraintendimenti".. Il perché preferisce stare da solo e fa fatica a rapportarsi con gli altri.. Che so quanto deve essere difficile per lui.. Ma fargli anche capire che nemmeno per me è semplice! Tanto più se non ne è consapevole.. E dirgli che, dato che so e gli voglio bene, non si deve sentire in imbarazzo o a disagio con me.
2 - E' possibile che pur volendomi bene (se glielo dico risponde "anch'io, tanto".. Altrimenti ovviamente non si pronuncia) e avendo voluto LUI recuperare (mi ha detto che gli mancavo e penso gli abbiano suggerito di farsi sentire) poi cmq non abbia la necessità di vedermi? Se non una volta ogni 10 giorni in media, più facilmente se propongo io, insistendo un po'.. Ci sono giorni in cui non ci sentiamo nemmeno una volta, non manda nemmeno un sms monosillabico (se non lo faccio io).. Poi quando chiama lo fa come non fossero passati giorni, come fosse tutto a posto. Perdonate, è sicuramente un mio limite e un'insicurezza da NT, ma davvero per noi è importante capire.. Tanto più quando davvero ci teniamo. Un aspie così può cmq essere innamorato secondo voi? Come dovrei comportarmi? Dovrei provare a "scuoterlo", non farmi trovare, o chiedergli se siamo insieme e se tergiversa dirgli che allora possiamo anche frequentare altri e poi si vedrà? Oppure non servirebbe?
3 - Voi AS vi rendete conto di quando ci ferite o è meglio se ogni volta ve lo comunichiamo? Qual è il modo giusto per spiegarvi le ns. esigenze? Vi faccio un esempio: arriva il weekend, in cui di solito lavora, non ci vediamo da una settimana e io da NT spero che voglia organizzare qlc in cui sia prevista anch'io.. Ho VOGLIA di vederlo, mi MANCA.. Anche se di solito nel fine settimana mi dice che è presissimo.. Di punto in bianco mi
chiama (e io spero voglia vedermi....) e come nulla fosse e mi dice che è partito. Ha preso ferie. Va dalla famiglia (dove mi ha da poco detto che mi avrebbe portata qlc volta). Tornerà
tra qlc giorno.. ..... Non volevo ferirlo o innervosirlo, per cui gli ho solo chiesto quanto sarebbe stato via, ecc. Xò, detto esplicitamente: questo per noi NT è molto spiazzante. Ferisce e tanto. E' solo uno dei molti esempi, nei giorni si susseguono più cose di questo tipo. Per il resto mi sento semplicemente SOLA. Perché sono sola.
Perdonate, la mia è solo necessità di capire.. Capire quanto possa diventare consapevole di sé, ma anche delle mie esigenze.. Non per pretendere l'impossibile, ma per avere almeno quel minimo per andare avanti "insieme".. Così mi sta solo obbligando ad andarmene nuovamente. Mi sta solo allontanando.
Mi scuso per la prolissità e ringrazio chi mi vorrà aiutare.
H.
E invece no. Mi sento sconfitta e temo di non poter continuare a lungo.
Non so se sappia della sindrome, ma già parlare con lui di lui e sue emozioni non è semplice: l'ultima volta mi ha detto che era stanco, parla col contagocce, dice che come persona fa schifo, e sembra cmq innervosirsi. Ultimamente l'ho visto anche più stizzito.
Ha un lavoro molto impegnativo (ma mi spiace dirlo, a volte mi sembra lo utilizzi come alibi); in realtà capisco che quando è libero preferisce stare da solo, anche quando potrebbe invitarmi o propormi di fare qlc insieme. Non vede l'ora di dedicarsi ai suoi passatempi preferiti, anche senza di me (anzi, sembra preferisca senza di me).
Ecco le mie domande:
1 - Dovrei parlargli dell'AS? Come faccio per non stizzirlo? (Credo gli facciano molti appunti, ma lui si arrabbia e ogni volta sentenzia che sono gli altri ad avere torto. E' molto orgoglioso.. Credo per autodifesa) Vorrei solo potesse capire il perché di tanti "fraintendimenti".. Il perché preferisce stare da solo e fa fatica a rapportarsi con gli altri.. Che so quanto deve essere difficile per lui.. Ma fargli anche capire che nemmeno per me è semplice! Tanto più se non ne è consapevole.. E dirgli che, dato che so e gli voglio bene, non si deve sentire in imbarazzo o a disagio con me.
2 - E' possibile che pur volendomi bene (se glielo dico risponde "anch'io, tanto".. Altrimenti ovviamente non si pronuncia) e avendo voluto LUI recuperare (mi ha detto che gli mancavo e penso gli abbiano suggerito di farsi sentire) poi cmq non abbia la necessità di vedermi? Se non una volta ogni 10 giorni in media, più facilmente se propongo io, insistendo un po'.. Ci sono giorni in cui non ci sentiamo nemmeno una volta, non manda nemmeno un sms monosillabico (se non lo faccio io).. Poi quando chiama lo fa come non fossero passati giorni, come fosse tutto a posto. Perdonate, è sicuramente un mio limite e un'insicurezza da NT, ma davvero per noi è importante capire.. Tanto più quando davvero ci teniamo. Un aspie così può cmq essere innamorato secondo voi? Come dovrei comportarmi? Dovrei provare a "scuoterlo", non farmi trovare, o chiedergli se siamo insieme e se tergiversa dirgli che allora possiamo anche frequentare altri e poi si vedrà? Oppure non servirebbe?
3 - Voi AS vi rendete conto di quando ci ferite o è meglio se ogni volta ve lo comunichiamo? Qual è il modo giusto per spiegarvi le ns. esigenze? Vi faccio un esempio: arriva il weekend, in cui di solito lavora, non ci vediamo da una settimana e io da NT spero che voglia organizzare qlc in cui sia prevista anch'io.. Ho VOGLIA di vederlo, mi MANCA.. Anche se di solito nel fine settimana mi dice che è presissimo.. Di punto in bianco mi
chiama (e io spero voglia vedermi....) e come nulla fosse e mi dice che è partito. Ha preso ferie. Va dalla famiglia (dove mi ha da poco detto che mi avrebbe portata qlc volta). Tornerà
tra qlc giorno.. ..... Non volevo ferirlo o innervosirlo, per cui gli ho solo chiesto quanto sarebbe stato via, ecc. Xò, detto esplicitamente: questo per noi NT è molto spiazzante. Ferisce e tanto. E' solo uno dei molti esempi, nei giorni si susseguono più cose di questo tipo. Per il resto mi sento semplicemente SOLA. Perché sono sola.
Perdonate, la mia è solo necessità di capire.. Capire quanto possa diventare consapevole di sé, ma anche delle mie esigenze.. Non per pretendere l'impossibile, ma per avere almeno quel minimo per andare avanti "insieme".. Così mi sta solo obbligando ad andarmene nuovamente. Mi sta solo allontanando.
Mi scuso per la prolissità e ringrazio chi mi vorrà aiutare.
H.