Buon giorno a tutti. Mi trovo ad avere un dubbio che mi ha fatto sorgere una mamma che frequento, al centro riabilitativo dove va mio figlio. Mio figlio ha la sindrome di asperger, è un bambino buono, affettuoso, strano ma non aggressivo e che non ha comportamenti problematici e dannosi per gli altri. A scuola ha il sostegno perché oltre ai problemi di socializzazione e comportamento tipici, ha un deficit dell'attenzione importante ed enormi problemi di scrittura. Ha 8 anni. Da sempre in estate frequenta i centri estivi e io non ho mai detto agli educatori quale è il problema del bimbo; mi sono limitata a dire che a scuola ha il sostegno per problemi di scrittura e attenzione ma che è buono.Nello sport l'atteggiamento che ho tenuto è stato lo stesso ... ma già col judo gli scorsi anni, l'insegnante si è lamentata parecchio ... e quando ho detto che il bimbo aveva qualche problema legato ad una forma lieve di autismo mi sono sentita dire "avevo sospettato qualcosa del genere".
Raccontando queste cose ad una mamma mi sento dire che è scorretto non avvertire gli educatori ... e che questa mamma appunto si è trovata nella condizione di avere bambini come mio figlio, se ne è accorta e si è trovata nell'imbarazzo di non sapere se parlare o meno coi genitori. Lei ha pure detto che non ha avuto una bella opinione dei genitori che hanno omesso di comunicare questi problemi.
Ora mio figlio fa atletica 2 volte a settimana e capita che non partecipi a giochi di gruppo o non voglia fare attività in palestra perché gli da fastidio il frastuono che si crea nell'ambiente chiuso con tanti bambini. L'educatrice secondo me si sta rendendo conto di qualcosa di strano ... ma io non ho mai l'occasione di parlarle con calma e senza mio figlio ... e non vorrei convocarla appositamente per metterle l'ansia di avere un bambino con chissà quali problematiche ... infondo è un bimbo tranquillo e buono ... non vorrei fare molto rumore per nulla.
Voi come vi comportate in queste occasioni?