Sera a tutti. Domanda. Ammettiamo che voi abbiate il ragionevole sospetto che una persona alla quale tenete sia aspie. Ammettiamo che voi sappiate anche che ha avuto parecchi problemi in passato, che si è chiesta che cosa non andasse in lei (e che ve l'abbia chiesto prima che voi sapeste che cosa fosse l'asperger e che le abbiate risposto che anche voi avete sempre avuto le stesse difficoltà ma é normale così - prima di scoprire di essere aspie e dare un senso a tutti i vostri problemi -). La domanda è: che faccio? Voi vorreste saperlo? Il punto é che io mi rendo conto che da quando sono riuscita a dare un nome al mio sentire molte cose sono cambiate. Ho preso consapevolezza e lavorato più assiduamente e in maniera più efficace sui miei limiti...non che prima non lo facessi, ma ho dato un senso a tutto. Dare un nome alle cose é molto importante. Gli NT con cui ne ho parlato (che non si conoscono tra loro) mi hanno risposto: tu non sei lei, primo. Secondo suggeriscile semmai una terapia. Ma io di mandarla al macello dal primo psicologo idiota che trova non me la sento...dovrei essere certa che sia una perso a fidata competente, considerata la sua storia personale già martoriata parecchio dal fantastico mondo del sociale! :) Non so che fare, ma sapere di essere qui e poter avere uno scambio e un confronto con voi quando mi sento così sola come si sente lei in questo momento mi lacera. Che fareste? Penso anche che uno non può dirti (magari neanche di persona visto che ormai viviamo in due città diverse) sei autistica, perché quello che l'ha fatto con me (di persona) l'ho odiato per anni prima di giungere alla conclusione che aveva ragione e mi ha fatto venire proprio un rifiuto, per anni. Quindi non credo sia una strada percorribile perché rischierei di mandarla nel panico o di non essere credibile... :) E soprattutto che si risponde quando una persona ti dice che si sente sola? :\
↧