Scusate, ma essendo nuova avendo fatto il test e risultata aspie, ho bisogno di tante spiegazioni, prima di eventualmente rivolgermi a qualcuno per la diagnosi.
Io sono una persona tendenzialmente molto calma.
Rare sono le cose che mi fanno "impazzire" fra queste c'è il ricevere critiche infondate sul mio lavoro da un superiore, avere degli orari fissi da rispettare e perdere le persone a cui tengo di più.
- ricevere critiche:
Sono scappata via da posti di lavoro (se ripresa ingiustamente) senza dare spiegazioni né volerne sentire, semplicemente prendendo la borsa e andando via bofonchiando senza voltarmi indietro, difficilmente mi riesco a controllare in questi casi, anche se sto cercando di imparare, vista la crisi! eh eh :D
-avere degli orari fissi da rispettare:
Non avere tempo per carburare e prepararmi ad uscire di casa, per lavoro o meno, mi provoca un grande disagio, che a volte sfocia in emicranie terribili o momenti di depressione totale. Infatti ho un lavoro abbastanza libero come orari e ne sono felice, di solito per gli eventi "sociali" esco spesso da sola per raggiungere conoscenti nei locali, quindi non ho appuntamenti e orari, mi provocano ansia.
- perdere le persone a cui tengo:
E' diciamo una fobia che mi perseguita da quando ero piccola: a 7-8 anni circa, avevo il terrore che qualcuno (ma chi poi?) sganciasse la bomba atomica sulla mia città. La cosa che mi spaventava non era tanto la mia morte, ma la morte della mia famiglia.
Chiedevo a Dio di farci morire quando eravamo tutti insieme a casa e in pace, ma non doveva essere a pranzo o a cena (se no era troppo facile!), mi portarono dallo psicologo che mi disse di non guardare i cartoni con i robot (infatti conosco solo le sigle dei vari mazinga e goldrake :P).
Ogni volta che sentivo un aereo (abito vicino ad un aeroporto) mi venivano crisi di panico, iniziavo a dondolare su me stessa cantilenando e piangendo a volte sentivo della musica nella mia testa, altre volte mi facevo venire la febbre!!!
Questi eventi sono spariti quando ho iniziato a somatizzare il fatto che mi vedessero come pazza dall'esterno.
Ora non riesco a controllarmi quando non posso chiamare le persone che amo soprattutto se sono in pena ed ho paura di perderle (non per forza con il tradimento), a volte faccio cose da pazza tipo uscire in lacrime strappandomi i capelli alla ricerca di questa persona (dove poi non so???).
Mi capita spesso con la persona che amo, io so che lui mi ama e RAZIONALMENTE so anche che se esce non mi tradisce, che se dovesse tradirmi non è detto che smetterebbe di amarmi e che se smette di amarmi significa che non posso legarlo a me ma devo lasciarlo andare. Ma il solo pensiero di perderlo mi fa uscire fuori dai gangheri e ritorno bambina...dondolo su me stessa piango mi provoco delle piccole lesioni mordendomi graffiandomi e sbattendo la testa contro il muro.
(piccolo inciso: questo attaccamento così morboso che ho avuto solo con due persone nella mia vita che io ho sempre collegato all' amore, sia invece attaccamento alla persona guida?)
Mi ricordo una puntata di Star Trek dove Spok inizia a delirare fino quasi a morire, perché costretto (non ricordo bene per quale motivo) a provare emozioni.
Ecco non so se avete presente, ma io mi sento così: di solito apatica, fredda, cinica e razionale che impazzisce perché prova delle sensazioni brutte e non riesce a controllarle (rischiando poi di avere effetto opposto da quello che si vuole ottenere).
Qualcuno soffre di momenti simili ai miei? Questi episodi ossono definirsi meltdown o sono da NT?
Io pensavo fossero normali, ma vedo che poi le persone di solito sono più razionali e orgogliose di me.
Il problema è che non riesco a correggermi come ho invece fatto per altre cose, per fortuna che di solito ho intorno sempre persone buone e onoste. :)
Io sono una persona tendenzialmente molto calma.
Rare sono le cose che mi fanno "impazzire" fra queste c'è il ricevere critiche infondate sul mio lavoro da un superiore, avere degli orari fissi da rispettare e perdere le persone a cui tengo di più.
- ricevere critiche:
Sono scappata via da posti di lavoro (se ripresa ingiustamente) senza dare spiegazioni né volerne sentire, semplicemente prendendo la borsa e andando via bofonchiando senza voltarmi indietro, difficilmente mi riesco a controllare in questi casi, anche se sto cercando di imparare, vista la crisi! eh eh :D
-avere degli orari fissi da rispettare:
Non avere tempo per carburare e prepararmi ad uscire di casa, per lavoro o meno, mi provoca un grande disagio, che a volte sfocia in emicranie terribili o momenti di depressione totale. Infatti ho un lavoro abbastanza libero come orari e ne sono felice, di solito per gli eventi "sociali" esco spesso da sola per raggiungere conoscenti nei locali, quindi non ho appuntamenti e orari, mi provocano ansia.
- perdere le persone a cui tengo:
E' diciamo una fobia che mi perseguita da quando ero piccola: a 7-8 anni circa, avevo il terrore che qualcuno (ma chi poi?) sganciasse la bomba atomica sulla mia città. La cosa che mi spaventava non era tanto la mia morte, ma la morte della mia famiglia.
Chiedevo a Dio di farci morire quando eravamo tutti insieme a casa e in pace, ma non doveva essere a pranzo o a cena (se no era troppo facile!), mi portarono dallo psicologo che mi disse di non guardare i cartoni con i robot (infatti conosco solo le sigle dei vari mazinga e goldrake :P).
Ogni volta che sentivo un aereo (abito vicino ad un aeroporto) mi venivano crisi di panico, iniziavo a dondolare su me stessa cantilenando e piangendo a volte sentivo della musica nella mia testa, altre volte mi facevo venire la febbre!!!
Questi eventi sono spariti quando ho iniziato a somatizzare il fatto che mi vedessero come pazza dall'esterno.
Ora non riesco a controllarmi quando non posso chiamare le persone che amo soprattutto se sono in pena ed ho paura di perderle (non per forza con il tradimento), a volte faccio cose da pazza tipo uscire in lacrime strappandomi i capelli alla ricerca di questa persona (dove poi non so???).
Mi capita spesso con la persona che amo, io so che lui mi ama e RAZIONALMENTE so anche che se esce non mi tradisce, che se dovesse tradirmi non è detto che smetterebbe di amarmi e che se smette di amarmi significa che non posso legarlo a me ma devo lasciarlo andare. Ma il solo pensiero di perderlo mi fa uscire fuori dai gangheri e ritorno bambina...dondolo su me stessa piango mi provoco delle piccole lesioni mordendomi graffiandomi e sbattendo la testa contro il muro.
(piccolo inciso: questo attaccamento così morboso che ho avuto solo con due persone nella mia vita che io ho sempre collegato all' amore, sia invece attaccamento alla persona guida?)
Mi ricordo una puntata di Star Trek dove Spok inizia a delirare fino quasi a morire, perché costretto (non ricordo bene per quale motivo) a provare emozioni.
Ecco non so se avete presente, ma io mi sento così: di solito apatica, fredda, cinica e razionale che impazzisce perché prova delle sensazioni brutte e non riesce a controllarle (rischiando poi di avere effetto opposto da quello che si vuole ottenere).
Qualcuno soffre di momenti simili ai miei? Questi episodi ossono definirsi meltdown o sono da NT?
Io pensavo fossero normali, ma vedo che poi le persone di solito sono più razionali e orgogliose di me.
Il problema è che non riesco a correggermi come ho invece fatto per altre cose, per fortuna che di solito ho intorno sempre persone buone e onoste. :)