Ultimamente sentivo riparlare del fatto che le doti mimetiche delle donne aspie possono indurre a giudizi o una percezione da parte degli altri anche molto diversa, a seconda degli ambienti in cui si muovono e interagiscono.
Questo mi ha fatto venire in mente i diversi modi in cui sono stata definita nel corso degli anni, a seconda dei diversi gruppi di persone con cui mi sono relazionata.
Li elenco qui di seguito per opposti, avvertendo che non si tratta di una trasformazione in senso cronologico, ma di cose che mi sono state dette anche nello stesso periodo, ma in ambienti diversi.
- troppo remissiva - feldmaresciallo (troppo autoritaria);
- timida (o chiusa o silenziosa) - parlo troppo (per non dire logorroica);
- modesta - presuntuosa;
- persona insignificante (da un punto di vista intellettuale) - persona interessante (sempre dallo stesso punto di vista);
- attenta agli altri - troppo distaccata;
- troppo emotiva - impassibile;
- fragile - forte;
- sensuale - fredda.
Questi quelli che mi vengono in mente ora. La conclusione che ne traggo è che, nel tentativo di adattarmi il più possibile, mi sono nascosta molto e, soprattutto, ho sempre avuto la tendenza ad esagerare con i miei comportamenti mimetici.
E voi? Vi è capitato qualcosa di simile? Come vi hanno definite?
P.S.: se qualche uomo ha esperienze di questo tipo, è più che benvenuto a intervenire.