Sono la persona più in sintonia con mio fratello dell'intera famiglia, fin da quando aveva 4 o 5 anni se c'erano problemi a casa o qualcuno lo faceva soffrire correva in camera mia e non se ne andava finché non si sentiva meglio, nonostante i primissimi anni di vita ero stata in "competizione" con lui molto forte (sono la seconda di tre, quando è arrivato lui ho visto avverarsi il desiderio più grande e allo stesso tempo la mia più grande paura di "perdere" i genitori, cose da bambini insomma).
Insomma, dato che la nostra famiglia, ve lo dico senza dilungarmi troppo, è praticamente un disastro, l'unico rapporto vero ce l'ho con lui.
Ma mi sento impotente certe volte, mi sento impotente quando ha le crisi di rabbia e si fa male.
Non tanto per la crisi di rabbia in sé, che ha quando non riesce a comprendere qualcosa o qualcuno (spesso mia madre) cerca di sconvolgergli la routine, generalmente mi basta armarmi di pazienza e spiegargli nel modo più semplice che mi viene una determinata cosa e lui si calma.
Il fatto è che quando questi episodi sono seguiti da pugni in testa, schiaffi, graffi in faccia, io mi blocco.
Perché io stessa ho e ho avuto in passato problemi di autolesionismo e anche se so che è comune tra i bambini autistici farsi del male nei momenti di stress non ce la faccio a vederlo farsi del male fisico, mi distrugge.
Vorrei sapere se conoscete un modo per cercare di ridurre al minimo l'autolesionarsi nei bimbi autistici, o addirittura insegnargli a sfogare le sue crisi di rabbia in modo un po' meno dannoso per sé e per gli altri.