Allora premetto che è un amico a distanza che non ho mai incontrato, dato che io vivo in Svizzera e lui nel napoletano. Comunque sono 9 anni che ci frequentiamo grazie ad un forum, almeno fino a fine luglio, quando ho smesso di contattarlo e ora vi spiego il perché:
Lui ha dei problemi piuttosto seri, ha smesso di andare a scuola per due anni durante il liceo senza motivo apparente, poi dopo il liceo non ha fatto niente per 2-3 anni, in seguito ha iniziato l'università per poi lasciarla un mese dopo.
Mi ha sempre raccontato di avere problemi di socializzazione, anche con i suoi genitori (che non sono molto intelligenti, i classici che "mio figlio ha problemi, poverino me lo tengo in casa senza aiutarlo"). Una volta abbiamo provato a fare una 'telefonata' via skype, non ha detto una sola parola.
Nel 2009 iniziamo assieme a giocare a World of Warcraft (è un gioco online) e qui iniziano i problemi tra noi. Il gioco lo assorbe sempre di più (anche a me all'inizio ma poi per fortuna mi rendo conto e mi metto dei limiti) e il suo carattere cambia...diventa più aggressivo, strafottente e soprattutto inizia a perdere il contatto con la realtà. A volte cercavo di parlare di cose anche serie, e lui non sapeva come rispondere, andava sempre sulle cavolate.
Io ho sempre fatto fatica, con la scuola, il lavoro, ma alla fine ho sempre provato a fare tante cose per migliorare la mia situazione, e finalmente dopo la diagnosi le cose stanno andando benissimo. Ho provato tante volte ad incoraggiarlo, ma niente. Alla fine io ero il "cattivone" che gli rompeva le scatole.
Ci sentivamo tutti i giorni anche per diverse ore, quindi abbiamo veramente passato tanto tempo "assieme" (anche se solo a distanza).
In giugno mi hanno diagnosticato l'aspie, ed una sera verso la fine di luglio stavo leggendo un sito che parlava dell'essere aspie, e per fargli capire gli ho incollato degli esempi che sembravano fatti apposta per me. La reazione, dopo un paio di esempi è stata: "ma smettila sei ripetitivo, non mi interessa, dici sempre le stesse cose e mi sembra che usi la sindrome come scusa per comportarti come ti pare con gli altri" - qui io arrabbio tantissimo e comincio a dirgliene di tutti i colori, e lui in sua "difesa" se ne esce fuori con sta frase: "ma io sto solo esponendo i miei dubbi" - ma quali dubbi? Avevo in mano una diagnosi professionale!
Poi giustamente io mi sono offeso, perché prima mi dici che non ti importa di quello che dico, e poi metti pure in dubbio quello che sono! Per un paio di giorni mi ha scritto "allora hai ancora intenzione di fare l'offeso a lungo?" Quindi l'ho eliminato da Skype e tutto il resto, stufo di questo comportamento. Da quel momento il silenzio. Avevamo pure un forum dove scrivevamo praticamente solo noi due, anche li ha smesso di scrivere. Non mi ha mai chiesto scusa, non ha mai detto "mi spiace non volevo" o cose di questo tipo. Lui è convinto di "avere ragione". Io non voglio più averci a che fare, ma la cosa mi fa comunque star male, dopo 9 anni in cui tutti i giorni l'ho sentito.
Come giudicate questo comportamento? Secondo voi che problemi ha? Cosa dovrei fare? Io faccio di tutto per dimenticarlo ma ogni tanto la tentazione di scrivere c'è. Ma io sono stufo di aggiustare le cose perché lui non è capace...
Scusate il post lunghissimo ma devo parlarne con qualcuno di "esterno" che magari capisce il mio modo di essere, quindi ho pensato a voi :)
Lui ha dei problemi piuttosto seri, ha smesso di andare a scuola per due anni durante il liceo senza motivo apparente, poi dopo il liceo non ha fatto niente per 2-3 anni, in seguito ha iniziato l'università per poi lasciarla un mese dopo.
Mi ha sempre raccontato di avere problemi di socializzazione, anche con i suoi genitori (che non sono molto intelligenti, i classici che "mio figlio ha problemi, poverino me lo tengo in casa senza aiutarlo"). Una volta abbiamo provato a fare una 'telefonata' via skype, non ha detto una sola parola.
Nel 2009 iniziamo assieme a giocare a World of Warcraft (è un gioco online) e qui iniziano i problemi tra noi. Il gioco lo assorbe sempre di più (anche a me all'inizio ma poi per fortuna mi rendo conto e mi metto dei limiti) e il suo carattere cambia...diventa più aggressivo, strafottente e soprattutto inizia a perdere il contatto con la realtà. A volte cercavo di parlare di cose anche serie, e lui non sapeva come rispondere, andava sempre sulle cavolate.
Io ho sempre fatto fatica, con la scuola, il lavoro, ma alla fine ho sempre provato a fare tante cose per migliorare la mia situazione, e finalmente dopo la diagnosi le cose stanno andando benissimo. Ho provato tante volte ad incoraggiarlo, ma niente. Alla fine io ero il "cattivone" che gli rompeva le scatole.
Ci sentivamo tutti i giorni anche per diverse ore, quindi abbiamo veramente passato tanto tempo "assieme" (anche se solo a distanza).
In giugno mi hanno diagnosticato l'aspie, ed una sera verso la fine di luglio stavo leggendo un sito che parlava dell'essere aspie, e per fargli capire gli ho incollato degli esempi che sembravano fatti apposta per me. La reazione, dopo un paio di esempi è stata: "ma smettila sei ripetitivo, non mi interessa, dici sempre le stesse cose e mi sembra che usi la sindrome come scusa per comportarti come ti pare con gli altri" - qui io arrabbio tantissimo e comincio a dirgliene di tutti i colori, e lui in sua "difesa" se ne esce fuori con sta frase: "ma io sto solo esponendo i miei dubbi" - ma quali dubbi? Avevo in mano una diagnosi professionale!
Poi giustamente io mi sono offeso, perché prima mi dici che non ti importa di quello che dico, e poi metti pure in dubbio quello che sono! Per un paio di giorni mi ha scritto "allora hai ancora intenzione di fare l'offeso a lungo?" Quindi l'ho eliminato da Skype e tutto il resto, stufo di questo comportamento. Da quel momento il silenzio. Avevamo pure un forum dove scrivevamo praticamente solo noi due, anche li ha smesso di scrivere. Non mi ha mai chiesto scusa, non ha mai detto "mi spiace non volevo" o cose di questo tipo. Lui è convinto di "avere ragione". Io non voglio più averci a che fare, ma la cosa mi fa comunque star male, dopo 9 anni in cui tutti i giorni l'ho sentito.
Come giudicate questo comportamento? Secondo voi che problemi ha? Cosa dovrei fare? Io faccio di tutto per dimenticarlo ma ogni tanto la tentazione di scrivere c'è. Ma io sono stufo di aggiustare le cose perché lui non è capace...
Scusate il post lunghissimo ma devo parlarne con qualcuno di "esterno" che magari capisce il mio modo di essere, quindi ho pensato a voi :)