Avete mai dei periodi in cui i vostri "tratti Aspie" iniziano a diventare preponderanti e a manifestarsi un po' troppo rispetto alla media? A me, col senno di poi, accade ciclicamente, ma questa volta me ne sto accorgendo in maniera molto precisa e dettagliata perchè ora ho la consapevolezza dell'asperger.
E' un periodo in cui la comunicazione con gli altri mi diventa più difficoltosa e ritornano fraintendimenti di cui speravo di essermi liberato, la gestione delle relazioni sociali è nuovamente più faticosa e impegnativa, la concentrazione verso gli impegni e lo studio si abbassa vistosamente.
In questo periodo mi sono già beccato tre-quattro litigi con i miei che mi accusano di "aggredire verbalmente" quando spiego una cosa, e dicono che uso toni troppo forti e sprezzanti nel momento in cui mi trovo a questionare su qualcosa impedento all'interlocutore di argomentare.
Inoltre l'altroieri dopo aver finito di chiacchierare con un mio amico all'uni due ragazze dopo aver incrociato il mio sguardo sono rimaste un po' stranite e han commentato "cavoli che sguardo assassino" e in effetti credo di aver suscitato questa impressione intimidatoria anche alcune volte sull'autobus. Vabè se sembro incazzato cosa ci posso fare? mica posso camminare con un sorriso cretino stile paresi facciale!
Altro problema che mi si sta ripresentando in maniera un po' eccessiva: sono sostanzialmente incapace di gestire un'improvviso "afflusso di informazioni sensoriali" tanto positive quanto negative. Qualche giorno fa finita la lezione, sono andato a firmare il foglio delle presenze e mi sono imbattuto in un ragazzo tremendamente carino che avevo già notato e, che senza che io me lo aspettassi, mi ha rivolto la parola sorridendomi e invitandomi a firmare per primo. Sono rimasto sconvolto ed inebetito per il resto della serata, all'inizio mi tremavano perfino le mani e mi si è un po' annebbiata la vista. Parallelamente ho avuto alcuni problemi di (quello che credo si chiami) meltdown, cioè una sensazione di depressione esplosiva in contesti sociali, ossia in situazioni in cui magari sono in biblioteca, o al bar con gli altri, o sono in fila per comprare una cosa, oppure sto tornando a casa e attraverso una strada affollata e, venendomi in mente una serie di pensieri tristi, mi sento una stretta soffocante di rabbia e frustrazione che mi fa desiderare di tornare immediatamente a casa e tenermi lontano dagli altri (e questo credo sia un aspetto di shutdown, correggetemi se sbaglio).
Come affrontate questi periodi così pesanti? Avete qualche espediente particolare o vi limitate a dare tempo al tempo?
E' un periodo in cui la comunicazione con gli altri mi diventa più difficoltosa e ritornano fraintendimenti di cui speravo di essermi liberato, la gestione delle relazioni sociali è nuovamente più faticosa e impegnativa, la concentrazione verso gli impegni e lo studio si abbassa vistosamente.
In questo periodo mi sono già beccato tre-quattro litigi con i miei che mi accusano di "aggredire verbalmente" quando spiego una cosa, e dicono che uso toni troppo forti e sprezzanti nel momento in cui mi trovo a questionare su qualcosa impedento all'interlocutore di argomentare.
Inoltre l'altroieri dopo aver finito di chiacchierare con un mio amico all'uni due ragazze dopo aver incrociato il mio sguardo sono rimaste un po' stranite e han commentato "cavoli che sguardo assassino" e in effetti credo di aver suscitato questa impressione intimidatoria anche alcune volte sull'autobus. Vabè se sembro incazzato cosa ci posso fare? mica posso camminare con un sorriso cretino stile paresi facciale!
Altro problema che mi si sta ripresentando in maniera un po' eccessiva: sono sostanzialmente incapace di gestire un'improvviso "afflusso di informazioni sensoriali" tanto positive quanto negative. Qualche giorno fa finita la lezione, sono andato a firmare il foglio delle presenze e mi sono imbattuto in un ragazzo tremendamente carino che avevo già notato e, che senza che io me lo aspettassi, mi ha rivolto la parola sorridendomi e invitandomi a firmare per primo. Sono rimasto sconvolto ed inebetito per il resto della serata, all'inizio mi tremavano perfino le mani e mi si è un po' annebbiata la vista. Parallelamente ho avuto alcuni problemi di (quello che credo si chiami) meltdown, cioè una sensazione di depressione esplosiva in contesti sociali, ossia in situazioni in cui magari sono in biblioteca, o al bar con gli altri, o sono in fila per comprare una cosa, oppure sto tornando a casa e attraverso una strada affollata e, venendomi in mente una serie di pensieri tristi, mi sento una stretta soffocante di rabbia e frustrazione che mi fa desiderare di tornare immediatamente a casa e tenermi lontano dagli altri (e questo credo sia un aspetto di shutdown, correggetemi se sbaglio).
Come affrontate questi periodi così pesanti? Avete qualche espediente particolare o vi limitate a dare tempo al tempo?