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"Che cos'è la matematica?"

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Per chi fosse appassionato di matematica, consiglio di leggere questo libro http://www.libreriauniversitaria.it/cos-matematica-courant-richard-bollati/libro/9788833912004
Il libro contiene molti argomenti, io ho iniziato da poco a leggerlo e lo sto trovando molto interessante, la matematica di questo libro è comunque molto diversa da quella del liceo ed è diciamo un'introduzione alla "vera" matematica. Gli argomenti trattati sono:
-teoria dei numeri
-alcune cose di geometria
-funzioni
-calcolo differenziale e integrale

Naturalmente è utile solo come introduzione, poi chi volesse deve approfondire gli argomenti che interessano con manuali specialistici

Incontri fra adulti con elementi asperger a Roma

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Ho saputo che a Milano hanno aperto un asperger café anche se non ho idea di come venga gestito e quanto possa essere utile ad adulti più o meno asperger.

Penso che sarebbe interessante avere possibilità di incontrarsi a Roma. Può sembrare una contraddizione se consideriamo che i tratti asperger spesso sono proprio il non volersi relazionare con altre persone specialmente se sconosciute.

In realtà come molti di noi comprendono c'è un altro lato di noi che interiormente lotta per voler socializzare. Poterlo fare con persone che non siano invadenti, che possano comunicare con noi su tanti argomenti e non ultimo scambiare opinioni su questo "asperger" puo essere interessante e magari far nascere delle frequentazioni utili.

Mi riferisco agli adulti perché il problema viene sentito in modo particolare: cosa eravamo, cosa pensavamo fino a poco tempo fa finché è saltata fuori questa teoria, grazie alla rete?

E quanti non ne sanno nulla?

Infine più si è avanti con l'età più sarà difficile dichiararsi.

Auspico incontri anonimi per salvuaguardare la privacy.

Credo che il problema possa essere sentito in tutta Italia.

Che ne pensate?

Come si fa a essere una persona interessante?

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Stavo pensando che ho sempre lavorato molto per cercare di modificarmi e di eliminare quello che non andava in me, e salvo le cose immodificabili, per certi versi qualche progresso col passare degli anni l'ho fatto, magari piccolo e parziale, ma comunque qualcosa son riuscito ad assemblare per evitare di non essere il nulla cosmico, il contenitore vuoto che sono sempre stato.
Questo lavoro dura da tantissimi anni, però mi accorgo che non basta mai, non è mai sufficiente, scopro sempre che c'è qualcosa in cui sono deficitario, scopro spesso di essere i nritardo, di essere indietro, di essere in perenne recupero senza mai arrivare ad un punto di parità con gli altri. Ora, penso sia ormai evidente che questo allineamento con gli altri non lo raggiungerò mai, ma mi chiedevo se forse sto sbagliando qualcosa, se forse mi manca ancora qualcosa per capire le persone, perchè certe volte resto sconcertato dal fatto che non le capisco, non le seguo, non riesco a star loro dietro, non riesco ad interpretare cosa vogliono dire, semmai effettivamente vogliono dire qualcosa oppure no. Non sono mai all'altezza della situazione, gli altri sono sempre una spanna più avanti. Corro sempre sul filo del rasoio, ogni tentativo di comunicare con gli altri è un incubo fatto di una quantità infinità di valutazioni sul modo corretto che dovrei utilizzare ma alla fine non so mai qual è, non so mai dove sbaglio e non so come si fa a capirlo. Ci dev'essere un modo per capirlo, ma a tuttora non so cosa devo fare.

Qual è la vostra ultima ossessione?

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Qual è la vostra ultima ossessione/interesse speciale?

Il mio ovviamente è questo forum :P

voi che consiglio dareste a una mia amica fidanzata con un aspie?

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ho una mia amica fidanzata da qualche anno con un ragazzo a cui è stata diagnosticata la sindrome di Asperger (lui lo conosco solo di vista).
ieri parlando con lei mi dice di un suo comportamento un pò strano, ma non grave.
dunque quando lei gli chiede qualche piccolo favore via sms lui non le risponde però il favore glielo fa.
lei dice che in fondo contano i fatti e quindi dovrebbe essere contenta del fatto che lui è sempre pronto ad aiutarla (come lei del resto) però vorrebbe che lui almeno rispondesse "ok, va bene" "tranquilla me la vedo io" ecc.
secondo voi lei gliene dovrebbe parlare? alla fine (anche secondo me) non è nulla di grave però mi piacerebbe un vostro parere.
lui non le risponde perchè è implicito che l'aiuterà? (e i fatti lo confermano)     

Ma é normale?

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Negli ultimi tempi mi sento molto stanco, sono distratto, deconcentrato, mi dimentico le cose (anche quelle accadute 2 minuti prima), sbadato, nervoso, é normale questa cosa?

Cosa studiate o avete studiato?

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Con la domanda riportata nel titolo mi riferisco al campo specifico nel quale avete intrapreso gli studi.
Io vorrei studiare medicina ma ho molti dubbi riguardo la professione del medico per ciò che concerne il doversi rapportare con gli altri. 

Quanto sei neurotipico?

Colloquio con la psicologa.

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Vi riporto la mia esperienza. 
Tempo fa mi sono rivolto ad una psicologa per la somministrazione del test Leiter-R.
Questa mattina ho concluso il test e a fine seduta ho parlato alla psicologa del mio sospetto riguardo l'AS. Anch'ella, come l'altra persona alla quale ne avevo parlato in precedenza, mi è sembrata scettica. Dopo avermi ascoltato mi ha chiesto se mi fossi sentito a disagio nella stanza dove ci eravamo collocati per la somministrazione del test, e se avessi stretto un legame di tipo professionale con la psicologa con la quale avevo avuto a che fare in precedenza per alcune seduto (la mia interlocutrice è una psicologa specializzata nella somministrazione della Leiter-R, in partenza mi sono rivolto ad un'altra professionista). Le mie risposte sono state in ordine: ''no'' e ''si''. Infine la dottoressa mia ha risposto affermando che non potevo avere la sindrome. 
Non voglio sottostimare il parere di una professionista , ma mi chiedo se sia possibile stabilire con tanta certezza uno status basandosi su così pochi dati. (non mi riferisco solo alle domande, è implicito che lei abbia potuto notare atteggiamenti e modi di fare o essere ma mi domando se possano bastare in tal caso.)
Chiedo a chi ha una diagnosi di Asperger: è impossibile per voi stabilire un legame professionale con un professionista conosciuto in diverse occasioni? Oppure è obbligatorio sentirsi a disagio stando in un luogo non familiare?
Chi ha l'AS è impossibilitato a stringere relazioni o a vivere esperienze varie? Vorrei conoscere il vostro parere. Io credo che dipenda dal caso specifico. 

Diagnosticato

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Me lo ha comunicato ieri la psicologa, dopo alcune sedute a cui mi ero sottoposto ogni mercoledì. Sindrome di Asperger. Ormai non me lo aspettavo proprio più e quando mi ha comunicato le sue conclusioni, il battito cardiaco è partito a mille. Nonostante lo avessi pensato per molto tempo, mi è sembrato comunque strano. Ancora adesso mi sento come se sia cambiato qualcosa. Sono un po' confuso.

Rapporto con la morte

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Ormai in tv si parla spesso di omicidi, suicidi, tragedie familiari e scomparse di personaggi famosi. Su internet invece è fin troppo facile polemizzare sulle cause di una tragedia e sottolineare il pietosismo di alcune trasmissioni e l’ipocrisia di chi ricorda in modo addolorato un personaggio, pur sentendone parlare per la prima volta.
Ma in questo thread si parlerà della percezione degli autistici su questo tema.

Come percepiscono gli Asperger la perdita di una persona cara o di un amico?
Quali sentimenti invece provate quando a morire è un personaggio famoso o un conoscente che odiate, o di cui non vi è mai importato nulla?
Quando eravate più piccoli, quale significato attribuivate alla parola “morte”?

Chiedo scusa per l’argomento delicato.

Capita anche a voi di essere facilmente distratti e di dimenticarvi le cose?

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A me spesso. Tuttavia se devo ricordarmi di fare qualcosa, per farlo, scambio il contenuto delle tasche (al posto di fare il classico nodo al fazzoletto).

Più che la dimenticanza, il mio problema è la distrazione. Spesso quando sono a tirocinio (studio per diventare tecnico di radiologia), mi concentro tanto su alcuni cose (come la posizione del paziente o dati da impostare sulla macchina) che mi dimentico di altre (come mettere la pellicola nel verso giusto o di controllare che ho messo il nome del paziente giusto).

Condizioni speciali per gli esami all'Università.

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Alla conferenza, Tony Attwood ha detto che per gli Asperger sarebbe preferibile, sarebbe g i u s t o, fare gli esami all'Università in un'Aula a parte, in un clima "più raccolto", non in un'Aula che ribolle di ansia, di attesa, di panico, di paura.

Io, a 36 anni, non sono ancora laureato e, ovviamente, mi sono rispecchiato terribilmente in queste parole... l'esperienza di ogni esame è stata d r a m m a t i c a. E drammatica proprio per l'ansia dell'ambiente in cui si è svolta.

Io vorrei gridare questo: io vorrei dire a tutti gli Asperger o ai parenti di Asperger che fanno l'Università di DIRLO.

Io vorrei dire loro: "NON COMMETTETE IL MIO ERRORE". Va detto. Va detto ai professori. Gli esami vanno fatti a parte...

§

Ora: io non so se, per la legge italiana, ne abbiamo diritto. E non so se accada.

Con questo post io vorrei chiederlo.


La mia esperienza alla conferenza di Tony Attwood

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Vorrei lasciare qui una traccia della mia esperienza del
convegno di Attwood.



 Vorrei, davvero, condividerla con voi, dire cosa mi ha
lasciato, cosa ho provato.

 Dire cosa mi ha insegnato, i passi avanti che mi ha permesso
di fare, tutto ciò che mi ha arricchito.

 Cosa è accaduto? Per la prima volta nella mia vita, ho
parlato davanti ad una platea. Sorrido… non ho parlato a braccio, avevo davanti
a me un foglio.

 Pure, ho avuto il coraggio di salire, di dire di me. Ed ero
emozionatissimo, non ho avuto il coraggio di guardare la platea. Accanto a me,
avevo la mia compagna, il mio amore.

 Anche per lei, è stata la prima volta. Lei, invece, ha
parlato liberamente, ha espresso ogni sua emozione, ha pianto, di un pianto
liberatorio. Io le ho tenuto la mano, ho cercato di scherzare, l’ho
abbracciata.

 In questo convegno ho sorriso e ho pianto tantissime volte.
Perché? Perché Attwood ha, letteralmente, descritto la mia vita in modo
imbarazzante… mi sono sentito nudo. Per spiegare questa nudità emotiva faccio
qualche esempio.

 In un punto della conferenza Attwood ha spiegato che gli
autistici spesso hanno una circonferenza della testa più grande. Beh… non
esiste un cappello della mia misura. Ci ha spiegato la fisicità, la motricità,
i nostri movimenti corporei. E ricordo come alle Scuole superiori, al 3°, io,
in educazione fisica, semplicemente, ebbi “non classificato”. Sulla mia pagella
manca il voto.

 In tutta la conferenza, Attwood ha ripercorso, per fasi, la
vita di noi Asperger. Da bambini, da adolescenti, da adulti. Ci ha spiegato i
problemi della socialità, del bullismo, della violenza, della rabbia, delle
ossessioni. Io non sono stato vittima di bullismo. Semplicemente, non ho mai
creato legami sociali. Questa solitudine, questa solitudine che è emersa così
bene durante la conferenza, l’ho provata sulla mia pelle.

 Mi sono rivisto bambino. Mi sono rivisto bambino alle
Elementari mentre mi appoggiavo, con la schiena, alla parete della scuola, lì,
nell’ombra, mentre tutti gli altri bambini giocavano. Mi sono rivisto
terrorizzato dalla “Ricreazione”. Quel tempo, quell’intervallo del mattino,
che, letteralmente, era all’origine della mia ansia. Mi sono rivisto solo, alla
finestra della scuola, a vedere fuori, le macchine che correvano veloci, lungo
la strada, mentre tutti i miei compagni di classe, dentro l’Aula, parlavano,
ridevano, comunicavano.

 Con le parole di Tony Attwood ho rivisto la mia vita. Ho
rivisto tutte le mie crisi di rabbia, tutti i momenti di calma. Mi è rivenuto
in mente il lavoro interclasse sulla “Guerra di Palestina” dei miei 16 anni.
Ricordo che unirono le classi e ricordo che, al mio tavolo, io ero con due
ragazze. Loro parlarono tra loro… io lessi il Corriere della sera, e quando
venne il mio turno io parlai a ruota libera di tutte le relazioni tra Israele e
il Mondo arabo, stupendo tutti per la mia cultura storica. Ero solo… E Tony,
alla Conferenza, ha spiegato proprio queste dinamiche, le ha viste, in Australia,
in Inghilterra, con i suoi occhi. Ed è liberatorio, ha un senso profondo,
sapere che in tutto il mondo c’è un filo rosso, rosso scarlatto, che ci unisce.


 Nella conferenza ho ascoltato le sue parole sull’intimità.
Io ho dato il mio primo bacio a 36 anni, davanti alla Chiesa di San Vidal, a
Venezia. Attwood ha parlato proprio delle paure, degli errori, dei TANTISSIMI
errori, che commettiamo noi Asperger nelle relazioni sentimentali. Ed è
emozionante capire che il nostro mondo è quello… che siamo così. Non sono il
solo… (ecco, scrivo, la mia mente rivà a quei momenti… avrei voluto dire di
più, rimanere più tempo… essere più chiaro, SMETTERLA con tutta questa
poeticità… avrei voluto essere più vero, dire tutta la mia vita…). Ho parlato
davanti a 400 persone. E davanti a 400 persone io ho detto il mio amore per la
mia compagna. Non si può dire quanta luce, fare questo, dia al cuore; davvero
non si può dire quanto amore doni, quanto senso dia alle parole, quanta
felicità e verità dia alla vita.

 Nella conferenza Attwood ha parlato delle origini genetiche
e famigliari dell’Autismo. E’ stato di un’onestà grandissimo, si è impegnato in
prima persona, ha parlato della sua famiglia. E ha spiegato come noi possiamo
“mettere in scacco” i componenti neurotipici della nostra famiglia, spesso
portandoli a cambiare radicalmente la vita. Io so di aver cambiato radicalmente
la vita della mia famiglia, so di aver posto dei limiti, so di aver creato
ansie. E prima della diagnosi Asperger, prima di sapere il NOME della mia
condizione, io ero come una goletta, una nave, alla deriva. Tutta la mia vita
era all’insegna di un sole feroce che toglieva vento e nuvole al viaggio. (Mi
accorgo, scrivendo, che io, nella comunicazione, sono nato leggendo libri del
seicento e del settecento italiano. E mi accorgo come tutte le mie letture
siano una “prigione” alla mia espressività. Questa poeticità che sento è
qualcosa che non posso liberare… vorrei essere meno poetico, vorrei essere
diverso… forse, un giorno accadrà).

 Da quando so dell’Asperger la mia vita cambia in modo
diverso. Adesso la mia vita ha un centro. E su questo centro, su queste Radici,
si incentra e si sviluppa. In tantissime parti della conferenza, Attwood, un
oratore eccezionale, ha sorriso con noi di alcuni nostri comportamenti
“letterali”: in breve sulla nostra incapacità di dare affetto, su come
l’Asperger faccia, sempre sentire l’Amore, come qualcosa di estraneo.
L’Asperger in breve è un moto dell’anima che illude la Vita che l’Amore non si
centrale, che non colpisca il cuore. Non è così. Oggi, nei miei 36 anni, io SO
che il mio Corpo e la mia Vita hanno dei diritti che la Mente deve ascoltare. La
mente non può ignorare la Felicità. La
mente, solo la mente, non può governare la vita. Quando mente e corpo si integrano,
PARLANDO, allora la vita cambia. L’Amore non appartiene solo alla mente.
L’Amore non è SOLO razionalità. Non può esserlo. E l’Autismo spesso è chiusura
nella mente e nell’intelligenza. Io ho imparato, io sto imparando, per la prima
volta nella vita, a vivere il corpo. A “non pensare”.

 Ed è bellissimo. Nella conferenza Attwood ha spiegato i
principi neurologici dell’Ansia. Ha spiegato il ruolo dell’Amigdala, le
relazioni con il cervelletto, con il corpo striato. E’ la parte “rettiliana”
(rettiliano è un periodo della Preistoria in cui, verosimilmente, il nostro
cervello ha assunto una determinata forma) della nostra identità. Ha parlato
delle Paure, ha parlato del Panico. Ha detto, in modo chiarissimo, come noi
Asperger viviamo in un costante stato di tensione. Bene: so cosa significhi. Ho
sofferto tantissime volte di attacchi di panico. E oggi so che l’origine degli
attacchi di panico, PER ME, per la mia esperienza, è la Socialità. Un universo che,
senza aiuto, senza guida, senza spiegazioni, non ero (e in parte non sono)
capace di affrontare. Prima della diagnosi, prima di scoprire e di scoprirmi,
io ero un uomo nella paura. Capire (e questo è un principio anche illuminista)
mi ha dato pace.

 La conferenza di Attwood mi ha lasciato una pace grandissima.
Non solo perché mi ha permesso di sfidare le mie paure (salire su di palco,
parlare a tante persone…). Perché ha confermato la mia diagnosi. Esempi pratici
di vita vissuta: durante la conferenza Tony ha parlato di una sua esperienza.
Esattamente: una volta fu chiamato da una scuola perché uno studente fu
accusato di “aggressione sessuale” verso un’insegnante. Attwood, chiaramente,
rimase sbalordito. Insieme ricostruirono l’accaduto. La maestra si era chinata
per raccogliere qualcosa e questo studente la “punse” con la punta della
matita. Non c’era un perché. Tony lo spiegò in modo semplicissimo al corpo
docente: le persone neurotipiche avevano “rivestito” quel comportamento di una
spiegazione che non era reale, che non era vera.

 Bene: io stesso sono stato sospeso una settimana per aver
lanciato una matita alla mia professoressa. E, ovviamente, non c’era alcun
motivo. Semplicemente, ero “perso” in una fase autistica, lanciai la matita…
(qui ricordo il viso disperato di mia mamma). La mia professoressa si infuriò.
Ricordo le sue grida… la sua rabbia. Sospesi per una matita e una
professoressa. Si può spiegare cosa significhi per un Asperger ascoltare, in
una conferenza, un evento della propria vita? Detto così davanti a 400 persone?
Si può spiegare cosa dia una cosa simile? Ecco: ho riso e ho pianto nello
stesso tempo. Nel banco dove sedevo, accanto a me, avevo Dolce Domani. L’ho
guardata… avrò pensato… “Dio mio”…

 Davvero, Tony ha una conoscenza chiarissima della nostra
condizione. Durante la conferenza ha spiegato lo strumento Cat-Kit. Ha parlato
delle sue tantissime pubblicazioni, testimonianza della sua vita dedicata a
capirci e a capire. Da cosa nasce questa sua conoscenza? Dai libri?
Dall’Università? No. Durante la confernza Attwood ci ha spiegato la sua VITA.
Ci ha detto che sua cognata è Asperger. Ci ha detto che il suo patrigno è
Asperger. Attwood, fin da ragazzo, di da studente universitario, ha SEMPRE
avuto un contatto diretto con la nostra realtà. E si è sempre impegnato, sì, a
capirci e a capire.

 Durante la conferenza avrei voluto socializzare. Avrei
voluto andare verso gli altri. Durante i tanti intervalli, invece, ho sentito
il bisogno di scappare, di METABOLIZZARE. Metabolizzare le parti sulle terapie,
sugli interventi precoci, sugli aiuti all’infanzia, su quelli degli adulti, sul
“counseling” per le coppie, sulle strategie da adottare, sul rapporto di
coppia. Io ero seduto alla prima fila. Io so che dietro di me c’erano 400
persone e più.

 Avrei voluto girarmi. Avrei voluto capire tutte quelle
persone. Avrei voluto vedere… ma le emozioni, il senso profondo di esserci, è
stato coinvolgente. Unico. Soprattutto: è stato, secondo me, questo evento, la
cifra simbolica di una rivoluzione in atto in quella parte della Psicologia che
tratta di noi.

 Il fenomeno Asperger sta emergendo. In Inghilterra è
diventato anche un fenomeno di massa, ci sono documentari alla televisione… da
noi sta emergendo.

 Quanta felicità può dare tutto questo alla vita? Lo potete
immaginare? Infine, c’è un’ultima cosa che vorrei dire.

 Grazie David, grazie Davide, grazie Spazio Asperger.

 Semplicemente, sempre, grazie.


Relazione tra uomini NT e donne Aspie: quanto è probabile o possibile?

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Ho come l'impressione che sia molto più facile per un uomo Aspie fidanzarsi o instaurare una relazione con una donna NT di quanto lo sia per una donna Aspie con un uomo NT.

Premesso che le donne Aspie sono statisticamente meno degli uomini, non considerando le relazioni Aspie - Aspie e omosessuali, mi piacerebbe capire quante donne Aspie hanno una relazione, sono fidanzate o sposate con uomini NT.

E se veramente è più semplice per uomini Aspie avere relazioni con donne NT, vorrei comprenderne le ragioni: forse le donne NT sono più empatiche, disponibili, comprensive degli uomini NT? Hanno la "sindrome delle crocerossina"? Apprezzano la sincerità e onestà degli uomini Aspie in confronto alla più diffusa ipocrisia e falsità degli uomini NT? 

Terapie per mia figlia. Bisogno di consigli

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Ciao a tutti,
sono tornata dall'incontro con NPI e psicomotricista per impostare le terapie per la mia bambina (25 mesi).
Mi hanno proposto:
1. terapia in acqua con bambini della stessa età e con terapista singolo per ogni bambino. Cioè la terapia in acqua si fa in gruppo, ma ogni bambino ha un terapista dedicato.
Giudizio Personale: mi piace, non so quanto sarà efficace, ma è rispettosa nei confronti della bambina che ama l'acqua, ha una buona acquaticità e quando è in acqua è molto più collaborativa. 
Dubbio: è efficace?
2. Psicomotricità. Loro ritengono che mia figlia non parli non per un problema di linguaggio, ma per un problema di comunicazione. Cioè, pensano che la bambina abbia tutto dentro di sè, voglia comunicare, ma debba ancora trovare il sistema per farlo. La psicomotricità dovrebbe essere una spinta in tal senso.
Giudizio Personale: questo spiegherebbe perchè lei non parla pur sapendo parlare. 
Dubbio: la psicomotricità è efficace in tal senso?
3. Educatrice a casa un paio di pomeriggi a settimana. Questo sia per la bimba che per permettermi di dedicarmi anche al gemellino, seguendo il suo desiderio o di rimanere in casa e stare con la sorellina o uscire con me e fare qualcosa che piace a lui, solo noi due insieme.
Giudizio personale: meglio di niente
Dubbi: nessuno, non la vedo come aiuto alla bimba, ma a me e al gemellino.
Loro, inoltre, considerano anche il nido già parte della terapia. Anche lì devo dire che ero più che scettica, non avrei voluto e non avrei scommesso una lira sulla riuscita dell'inserimento, invece lei va volentieri (due ore e mezza al giorno) e da quando sta andando al nido è migliorata, più presente e aperta e allegra.
Ho parlato loro del professionista che ho chiamato per impostare un'organizzazione / educazione serena per entrambi, perchè loro hanno come paziente mia figlia, ma io devo pensare ad una sana crescita anche dell'altro. Appena hanno sentito il nome del professionista si sono illuminate, perchè hanno assistito ad una sua conferenza e già la psicomotricista voleva contattarlo (ma non era riuscita a farlo) per una bimba piccola come la mia, ma senza le aperture che la mia presenta e aveva bisogno di un consiglio da lui. Quindi anche questa cosa è andata bene perchè sono disposte/entusiaste di questa collaborazione.
Note positive: tutto, a parte il professionista, è gratuito (scusate, ma non sono Rockfeller e anche questo conta)
Note negative: considerano mia figlia disabile. Mi hanno parlato di possibilità di assegni ecc. Io e mio marito le abbiamo stoppate. Ho spiegato loro che mi devono dire il nome di una disabilità che mia figlia presenta, visto che loro stesse hanno detto che è "solo" autistica. Quindi a mio avviso non disabile, non voglio assegni perchè non mi spettano (li spenderei in vestitini, piuttosto). Loro, su questo, sono convinte della disabilità della bambina. Io no. Questo è l'unica, non piccola differenza che ci separa. Ah, nel pacchetto ci hanno offerto anche una terapia a noi genitori per accettare la situazione. Sinceramente, male non ci farebbe, soprattutto a mio marito che ancora crede che sia solo questione di carattere, però chi ha il tempo?
Per il resto mi sembra che sia una terapia rispettosa della naturale inclinazione della bambina. Magari aspetto qualche mese per testare l'efficacia e aspettare che lei cresca ancora un pò e poi vedrò il da farsi.
Vi prego di scatenarvi con i vostri commenti per sapere se stiamo sulla strada giusta o proprio fuoristrada.
Vi aspetto. Grazie

Vi faccio fare 4 risate (tanto per cambiare)

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mi rendo conto che i miei due cani al buio mi guardano così...D:

La collana editoriale di Spazio Asperger: Infinite Diversità

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La collana editoriale di Spazio Asperger: Infinite Diversità

Autori stranieri ed italiani per Asperger, autismo e tutte le infinite diversità


Spazio Asperger Staff


Durante il convegno del 4 e 5 giugno Attwood lancia la nuova collana: Infinite Diversità nata dalla collaborazione di Spazio Asperger e Armando Editore. Il primo libro: Esplorare i sentimenti.


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La nuova collana

La collana “Infinite diversità” si propone di portare in Italia la conoscenza attraverso autori italiani ed esteri della Sindrome di Asperger e dell´Autismo ad alto funzionamento così come di altre forme di diversità poco conosciute in Italia. A tale scopo particolare rilievo verrà dato all´educazione cognitiva, affettiva e comportamentale dei bambini, attraverso libri indirizzati ai genitori ai professionisti e consultabili direttamente dai bambini più grandi. A questi si aggiungeranno libri di auto-aiuto per adulti, testimonianze e libri a carattere tecnico indirizzati a studenti e professionisti sulle più recenti tecniche scoperte nel campo della psicoterapia e dell´educazione.
La collana, nata dalla collaborazione di Spazio Asperger e Armando Editore, sarà diretta dal Dott. Davide Moscone.


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Il primo libro: esplorare i sentimenti

Il Programma di Terapia Cognitivo Comportamentale “Esplorare i sentimenti” è stato disegnato affinché sia altamente strutturato, interessante e funzionale a creare un efficiente collegamento tra emozioni e cognizione al fine di gestirle al meglio. Ogni bambino avrà informazioni ed attività atte ad esplorare i sentimenti di gioia, rilassamento, ansia e rabbia. Ci sono sessioni per gli studenti in cui registrare i commenti individuali e rispondere alle domande. Alla fine di ogni sessione, si spiega la successiva al bambino. Il programma “Esplorare i sentimenti” è stato disegnato per permettere l´esplorazione del mondo mentale da una prospettiva scientifica. I due programmi presentati in questo libro sono per la gestione dell´ansia e della rabbia.


Il programma è nato per il trattamento del disturbo d´ansia e il controllo della rabbia nei bambini con Sindrome di Asperger ma può essere ugualmente applicato a qualsiasi bambino con Disturbo dello Spettro Autistico ad Alto Funzionamento (Autismo ad Alto Funzionamento, Disturbo Pervasivo dello Sviluppo) o più in generale a bambini con problemi nella regolazione delle emozioni.
Il programma è pensato per la fascia d´età scolare (elementari e medie)


Il programma non deve essere necessariamente implementato da uno psicologo, ma può essere svolto da maestre, insegnanti, logopediste, terapisti occupazionali ed anche genitori senza un training specifico nelle terapie cognitivo comportamentali. 
"Esplorare i sentimenti" sarà disponibile in autunno.


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Tony Attwood è uno psicologo clinico di scuola cognitivo-comportamentale che esercita a Brisbane, in Australia. Negli ultimi 30 anni si è specializzato nell´autismo e nelle condizioni ad esso correlate. Ha acquisito una grande esperienza clinica, specializzandosi nel trattamento delle persone autistiche di tutte le età. E´ l´autore di "Guida alla sindrome di Asperger", che ha venduto più di 350.000 copie in tutto il mondo.
La tipologia di intervento usata dal Dott. Attwood è l´unica evidence based per il trattamento di ansia, rabbia, depressione e manifestazione dell´affetto in ragazzi Asperger e con Autismo ad Alto Funzionamento, secondo le Linee Guida 21 dell´Istituto Superiore di Sanità.

Lanciato un gruppo di lavoro per diagnosticare gli Asperger Adulti

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Al via gruppo di lavoro di psichiatri per il primo test diagnostico della Sindrome di Asperger negli Adulti

Il test lanciato in Italia dal Prof. Tony Attwood nella giornata del 5 giugno.


Spazio Asperger Staff


Il RAADS-R è al momento l´unico strumento diagnostico validato scientificamente per la diagnosi di sindrome di Asperger negli adulti. Come detto dal Prof. Attwood durante la conferenza: “in molti usano strumenti che sono stati studiati solo nell´autismo, come ADOS2 e ADI-R, ma che spesso non sono in grado di rilevare le sottili caratteristiche della sindrome di Asperger”.


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In occasione della conferenza “Autismo: chi sono le persone Asperger?”, tenutasi a Roma presso l´Aula Magna della Facoltà di Psicologia de La Sapienza il 4 e 5 giugno 2013, un gruppo di psichiatri ha avuto modo di confrontarsi con il Prof. Tony Attwood per approfondire la conoscenza della Sindrome di Asperger. Lo scopo è stato quello di promuovere una rete italiana che sviluppi le competenze diagnostiche e, in prospettiva, la capacità di presa in carico delle persone adulte con Asperger. 
Il gruppo di lavoro sul nuovo test vedrà la collaborazione di università, enti di ricerca e cliniche.


Gli ormai consolidati contatti dell´Associazione Spazio Asperger con la Prof. Ritvo e il Prof. Attwood ci hanno permesso di conoscere il lavoro da loro svolto nell´ambito di un gruppo di ricerca internazionale (9 centri tra clinici e universitari) per lo sviluppo di uno strumento di diagnosi di autismo “lieve” e sindrome di Asperger, rivolto ad adulti con funzionamento intellettivo nella norma o superiore. Lo strumento, RAADS-R (Ritvo Autism Asperger Diagnostic Scale-Revised) testato su 779 soggetti (201 ASD, 276 controlli tipici, 302 con altre diagnosi), ha evidenziato un ottimo livello di validità, sensibilità e specificità.
Il RAADS-R è al momento l´unico strumento diagnostico validato scientificamente per la diagnosi di sindrome di Asperger e autismo lieve negli adulti. Come detto dal Prof. Attwood durante la conferenza: “per i bambini e i ragazzi esistono molte check-list mentre per gli adulti vengono usati strumenti che sono stati studiati solo nell´autismo, come ADOS2 e ADI-R, ma che spesso non sono in grado di rilevare le sottili caratteristiche della sindrome di Asperger”.


Inoltre lo strumento, pubblicato su riviste internazionali, è completamente gratuito e la forma dell´intervista clinica mette a proprio agio sia psichiatri che psicologi, non abituati all´autismo, sia i pazienti adulti che vedono prese sul serio le loro specifiche difficoltà e il loro modo unico di pensare.


Attraverso il RAADS-R, il giorno prima della conferenza, tre persone Asperger hanno ricevuto la diagnosi presso la sede di Spazio Asperger, direttamente dal Prof. Attwood. Queste tre diagnosi, fatte da un esperto di fama mondiale, saranno utili per la formazione degli operatori italiani che parteciperanno allo studio di validazione.


IL RAADS-R, già tradotto da Davide Moscone e David Vagni di Spazio Asperger, consentirà a molte persone di ottenere una diagnosi certa e ci si augura che possa contribuire, a lungo termine, ad una organizzazione di servizi che siano specifici per questa popolazione.
La validità della traduzione è già stata appurata attraverso la back translation e lo strumento è già utilizzato per le diagnosi richieste alla nostra Associazione.


A breve sarà aperta una pagina apposita su questo sito per raccogliere adesioni e partecipare alla validazione italiana. 

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