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"Che cos'è la matematica?"
Il libro contiene molti argomenti, io ho iniziato da poco a leggerlo e lo sto trovando molto interessante, la matematica di questo libro è comunque molto diversa da quella del liceo ed è diciamo un'introduzione alla "vera" matematica. Gli argomenti trattati sono:
-teoria dei numeri
-alcune cose di geometria
-funzioni
-calcolo differenziale e integrale
Naturalmente è utile solo come introduzione, poi chi volesse deve approfondire gli argomenti che interessano con manuali specialistici
Incontri fra adulti con elementi asperger a Roma
Penso che sarebbe interessante avere possibilità di incontrarsi a Roma. Può sembrare una contraddizione se consideriamo che i tratti asperger spesso sono proprio il non volersi relazionare con altre persone specialmente se sconosciute.
In realtà come molti di noi comprendono c'è un altro lato di noi che interiormente lotta per voler socializzare. Poterlo fare con persone che non siano invadenti, che possano comunicare con noi su tanti argomenti e non ultimo scambiare opinioni su questo "asperger" puo essere interessante e magari far nascere delle frequentazioni utili.
Mi riferisco agli adulti perché il problema viene sentito in modo particolare: cosa eravamo, cosa pensavamo fino a poco tempo fa finché è saltata fuori questa teoria, grazie alla rete?
E quanti non ne sanno nulla?
Infine più si è avanti con l'età più sarà difficile dichiararsi.
Auspico incontri anonimi per salvuaguardare la privacy.
Credo che il problema possa essere sentito in tutta Italia.
Che ne pensate?
Come si fa a essere una persona interessante?
Questo lavoro dura da tantissimi anni, però mi accorgo che non basta mai, non è mai sufficiente, scopro sempre che c'è qualcosa in cui sono deficitario, scopro spesso di essere i nritardo, di essere indietro, di essere in perenne recupero senza mai arrivare ad un punto di parità con gli altri. Ora, penso sia ormai evidente che questo allineamento con gli altri non lo raggiungerò mai, ma mi chiedevo se forse sto sbagliando qualcosa, se forse mi manca ancora qualcosa per capire le persone, perchè certe volte resto sconcertato dal fatto che non le capisco, non le seguo, non riesco a star loro dietro, non riesco ad interpretare cosa vogliono dire, semmai effettivamente vogliono dire qualcosa oppure no. Non sono mai all'altezza della situazione, gli altri sono sempre una spanna più avanti. Corro sempre sul filo del rasoio, ogni tentativo di comunicare con gli altri è un incubo fatto di una quantità infinità di valutazioni sul modo corretto che dovrei utilizzare ma alla fine non so mai qual è, non so mai dove sbaglio e non so come si fa a capirlo. Ci dev'essere un modo per capirlo, ma a tuttora non so cosa devo fare.
Qual è la vostra ultima ossessione?
voi che consiglio dareste a una mia amica fidanzata con un aspie?
Ma é normale?
Cosa studiate o avete studiato?
Quanto sei neurotipico?
Colloquio con la psicologa.
Diagnosticato
Rapporto con la morte
Ma in questo thread si parlerà della percezione degli autistici su questo tema.
Come percepiscono gli Asperger la perdita di una persona cara o di un amico?
Quali sentimenti invece provate quando a morire è un personaggio famoso o un conoscente che odiate, o di cui non vi è mai importato nulla?
Quando eravate più piccoli, quale significato attribuivate alla parola “morte”?
Chiedo scusa per l’argomento delicato.
Capita anche a voi di essere facilmente distratti e di dimenticarvi le cose?
Condizioni speciali per gli esami all'Università.
Io, a 36 anni, non sono ancora laureato e, ovviamente, mi sono rispecchiato terribilmente in queste parole... l'esperienza di ogni esame è stata d r a m m a t i c a. E drammatica proprio per l'ansia dell'ambiente in cui si è svolta.
Io vorrei gridare questo: io vorrei dire a tutti gli Asperger o ai parenti di Asperger che fanno l'Università di DIRLO.
Io vorrei dire loro: "NON COMMETTETE IL MIO ERRORE". Va detto. Va detto ai professori. Gli esami vanno fatti a parte...
§
Ora: io non so se, per la legge italiana, ne abbiamo diritto. E non so se accada.
Con questo post io vorrei chiederlo.
La mia esperienza alla conferenza di Tony Attwood
Vorrei lasciare qui una traccia della mia esperienza del
convegno di Attwood.
Vorrei, davvero, condividerla con voi, dire cosa mi ha
lasciato, cosa ho provato.
Dire cosa mi ha insegnato, i passi avanti che mi ha permesso
di fare, tutto ciò che mi ha arricchito.
Cosa è accaduto? Per la prima volta nella mia vita, ho
parlato davanti ad una platea. Sorrido… non ho parlato a braccio, avevo davanti
a me un foglio.
Pure, ho avuto il coraggio di salire, di dire di me. Ed ero
emozionatissimo, non ho avuto il coraggio di guardare la platea. Accanto a me,
avevo la mia compagna, il mio amore.
Anche per lei, è stata la prima volta. Lei, invece, ha
parlato liberamente, ha espresso ogni sua emozione, ha pianto, di un pianto
liberatorio. Io le ho tenuto la mano, ho cercato di scherzare, l’ho
abbracciata.
In questo convegno ho sorriso e ho pianto tantissime volte.
Perché? Perché Attwood ha, letteralmente, descritto la mia vita in modo
imbarazzante… mi sono sentito nudo. Per spiegare questa nudità emotiva faccio
qualche esempio.
In un punto della conferenza Attwood ha spiegato che gli
autistici spesso hanno una circonferenza della testa più grande. Beh… non
esiste un cappello della mia misura. Ci ha spiegato la fisicità, la motricità,
i nostri movimenti corporei. E ricordo come alle Scuole superiori, al 3°, io,
in educazione fisica, semplicemente, ebbi “non classificato”. Sulla mia pagella
manca il voto.
In tutta la conferenza, Attwood ha ripercorso, per fasi, la
vita di noi Asperger. Da bambini, da adolescenti, da adulti. Ci ha spiegato i
problemi della socialità, del bullismo, della violenza, della rabbia, delle
ossessioni. Io non sono stato vittima di bullismo. Semplicemente, non ho mai
creato legami sociali. Questa solitudine, questa solitudine che è emersa così
bene durante la conferenza, l’ho provata sulla mia pelle.
Mi sono rivisto bambino. Mi sono rivisto bambino alle
Elementari mentre mi appoggiavo, con la schiena, alla parete della scuola, lì,
nell’ombra, mentre tutti gli altri bambini giocavano. Mi sono rivisto
terrorizzato dalla “Ricreazione”. Quel tempo, quell’intervallo del mattino,
che, letteralmente, era all’origine della mia ansia. Mi sono rivisto solo, alla
finestra della scuola, a vedere fuori, le macchine che correvano veloci, lungo
la strada, mentre tutti i miei compagni di classe, dentro l’Aula, parlavano,
ridevano, comunicavano.
Con le parole di Tony Attwood ho rivisto la mia vita. Ho
rivisto tutte le mie crisi di rabbia, tutti i momenti di calma. Mi è rivenuto
in mente il lavoro interclasse sulla “Guerra di Palestina” dei miei 16 anni.
Ricordo che unirono le classi e ricordo che, al mio tavolo, io ero con due
ragazze. Loro parlarono tra loro… io lessi il Corriere della sera, e quando
venne il mio turno io parlai a ruota libera di tutte le relazioni tra Israele e
il Mondo arabo, stupendo tutti per la mia cultura storica. Ero solo… E Tony,
alla Conferenza, ha spiegato proprio queste dinamiche, le ha viste, in Australia,
in Inghilterra, con i suoi occhi. Ed è liberatorio, ha un senso profondo,
sapere che in tutto il mondo c’è un filo rosso, rosso scarlatto, che ci unisce.
Nella conferenza ho ascoltato le sue parole sull’intimità.
Io ho dato il mio primo bacio a 36 anni, davanti alla Chiesa di San Vidal, a
Venezia. Attwood ha parlato proprio delle paure, degli errori, dei TANTISSIMI
errori, che commettiamo noi Asperger nelle relazioni sentimentali. Ed è
emozionante capire che il nostro mondo è quello… che siamo così. Non sono il
solo… (ecco, scrivo, la mia mente rivà a quei momenti… avrei voluto dire di
più, rimanere più tempo… essere più chiaro, SMETTERLA con tutta questa
poeticità… avrei voluto essere più vero, dire tutta la mia vita…). Ho parlato
davanti a 400 persone. E davanti a 400 persone io ho detto il mio amore per la
mia compagna. Non si può dire quanta luce, fare questo, dia al cuore; davvero
non si può dire quanto amore doni, quanto senso dia alle parole, quanta
felicità e verità dia alla vita.
Nella conferenza Attwood ha parlato delle origini genetiche
e famigliari dell’Autismo. E’ stato di un’onestà grandissimo, si è impegnato in
prima persona, ha parlato della sua famiglia. E ha spiegato come noi possiamo
“mettere in scacco” i componenti neurotipici della nostra famiglia, spesso
portandoli a cambiare radicalmente la vita. Io so di aver cambiato radicalmente
la vita della mia famiglia, so di aver posto dei limiti, so di aver creato
ansie. E prima della diagnosi Asperger, prima di sapere il NOME della mia
condizione, io ero come una goletta, una nave, alla deriva. Tutta la mia vita
era all’insegna di un sole feroce che toglieva vento e nuvole al viaggio. (Mi
accorgo, scrivendo, che io, nella comunicazione, sono nato leggendo libri del
seicento e del settecento italiano. E mi accorgo come tutte le mie letture
siano una “prigione” alla mia espressività. Questa poeticità che sento è
qualcosa che non posso liberare… vorrei essere meno poetico, vorrei essere
diverso… forse, un giorno accadrà).
Da quando so dell’Asperger la mia vita cambia in modo
diverso. Adesso la mia vita ha un centro. E su questo centro, su queste Radici,
si incentra e si sviluppa. In tantissime parti della conferenza, Attwood, un
oratore eccezionale, ha sorriso con noi di alcuni nostri comportamenti
“letterali”: in breve sulla nostra incapacità di dare affetto, su come
l’Asperger faccia, sempre sentire l’Amore, come qualcosa di estraneo.
L’Asperger in breve è un moto dell’anima che illude la Vita che l’Amore non si
centrale, che non colpisca il cuore. Non è così. Oggi, nei miei 36 anni, io SO
che il mio Corpo e la mia Vita hanno dei diritti che la Mente deve ascoltare. La
mente non può ignorare la Felicità. La
mente, solo la mente, non può governare la vita. Quando mente e corpo si integrano,
PARLANDO, allora la vita cambia. L’Amore non appartiene solo alla mente.
L’Amore non è SOLO razionalità. Non può esserlo. E l’Autismo spesso è chiusura
nella mente e nell’intelligenza. Io ho imparato, io sto imparando, per la prima
volta nella vita, a vivere il corpo. A “non pensare”.
Ed è bellissimo. Nella conferenza Attwood ha spiegato i
principi neurologici dell’Ansia. Ha spiegato il ruolo dell’Amigdala, le
relazioni con il cervelletto, con il corpo striato. E’ la parte “rettiliana”
(rettiliano è un periodo della Preistoria in cui, verosimilmente, il nostro
cervello ha assunto una determinata forma) della nostra identità. Ha parlato
delle Paure, ha parlato del Panico. Ha detto, in modo chiarissimo, come noi
Asperger viviamo in un costante stato di tensione. Bene: so cosa significhi. Ho
sofferto tantissime volte di attacchi di panico. E oggi so che l’origine degli
attacchi di panico, PER ME, per la mia esperienza, è la Socialità. Un universo che,
senza aiuto, senza guida, senza spiegazioni, non ero (e in parte non sono)
capace di affrontare. Prima della diagnosi, prima di scoprire e di scoprirmi,
io ero un uomo nella paura. Capire (e questo è un principio anche illuminista)
mi ha dato pace.
La conferenza di Attwood mi ha lasciato una pace grandissima.
Non solo perché mi ha permesso di sfidare le mie paure (salire su di palco,
parlare a tante persone…). Perché ha confermato la mia diagnosi. Esempi pratici
di vita vissuta: durante la conferenza Tony ha parlato di una sua esperienza.
Esattamente: una volta fu chiamato da una scuola perché uno studente fu
accusato di “aggressione sessuale” verso un’insegnante. Attwood, chiaramente,
rimase sbalordito. Insieme ricostruirono l’accaduto. La maestra si era chinata
per raccogliere qualcosa e questo studente la “punse” con la punta della
matita. Non c’era un perché. Tony lo spiegò in modo semplicissimo al corpo
docente: le persone neurotipiche avevano “rivestito” quel comportamento di una
spiegazione che non era reale, che non era vera.
Bene: io stesso sono stato sospeso una settimana per aver
lanciato una matita alla mia professoressa. E, ovviamente, non c’era alcun
motivo. Semplicemente, ero “perso” in una fase autistica, lanciai la matita…
(qui ricordo il viso disperato di mia mamma). La mia professoressa si infuriò.
Ricordo le sue grida… la sua rabbia. Sospesi per una matita e una
professoressa. Si può spiegare cosa significhi per un Asperger ascoltare, in
una conferenza, un evento della propria vita? Detto così davanti a 400 persone?
Si può spiegare cosa dia una cosa simile? Ecco: ho riso e ho pianto nello
stesso tempo. Nel banco dove sedevo, accanto a me, avevo Dolce Domani. L’ho
guardata… avrò pensato… “Dio mio”…
Davvero, Tony ha una conoscenza chiarissima della nostra
condizione. Durante la conferenza ha spiegato lo strumento Cat-Kit. Ha parlato
delle sue tantissime pubblicazioni, testimonianza della sua vita dedicata a
capirci e a capire. Da cosa nasce questa sua conoscenza? Dai libri?
Dall’Università? No. Durante la confernza Attwood ci ha spiegato la sua VITA.
Ci ha detto che sua cognata è Asperger. Ci ha detto che il suo patrigno è
Asperger. Attwood, fin da ragazzo, di da studente universitario, ha SEMPRE
avuto un contatto diretto con la nostra realtà. E si è sempre impegnato, sì, a
capirci e a capire.
Durante la conferenza avrei voluto socializzare. Avrei
voluto andare verso gli altri. Durante i tanti intervalli, invece, ho sentito
il bisogno di scappare, di METABOLIZZARE. Metabolizzare le parti sulle terapie,
sugli interventi precoci, sugli aiuti all’infanzia, su quelli degli adulti, sul
“counseling” per le coppie, sulle strategie da adottare, sul rapporto di
coppia. Io ero seduto alla prima fila. Io so che dietro di me c’erano 400
persone e più.
Avrei voluto girarmi. Avrei voluto capire tutte quelle
persone. Avrei voluto vedere… ma le emozioni, il senso profondo di esserci, è
stato coinvolgente. Unico. Soprattutto: è stato, secondo me, questo evento, la
cifra simbolica di una rivoluzione in atto in quella parte della Psicologia che
tratta di noi.
Il fenomeno Asperger sta emergendo. In Inghilterra è
diventato anche un fenomeno di massa, ci sono documentari alla televisione… da
noi sta emergendo.
Quanta felicità può dare tutto questo alla vita? Lo potete
immaginare? Infine, c’è un’ultima cosa che vorrei dire.
Grazie David, grazie Davide, grazie Spazio Asperger.
Semplicemente, sempre, grazie.
Relazione tra uomini NT e donne Aspie: quanto è probabile o possibile?
Ho come l'impressione che sia molto più facile per un uomo Aspie fidanzarsi o instaurare una relazione con una donna NT di quanto lo sia per una donna Aspie con un uomo NT.
Premesso che le donne Aspie sono statisticamente meno degli uomini, non considerando le relazioni Aspie - Aspie e omosessuali, mi piacerebbe capire quante donne Aspie hanno una relazione, sono fidanzate o sposate con uomini NT.
E se veramente è più semplice per uomini Aspie avere relazioni con donne NT, vorrei comprenderne le ragioni: forse le donne NT sono più empatiche, disponibili, comprensive degli uomini NT? Hanno la "sindrome delle crocerossina"? Apprezzano la sincerità e onestà degli uomini Aspie in confronto alla più diffusa ipocrisia e falsità degli uomini NT?
Terapie per mia figlia. Bisogno di consigli
Vi faccio fare 4 risate (tanto per cambiare)
mi rendo conto che i miei due cani al buio mi guardano così...D:
La collana editoriale di Spazio Asperger: Infinite Diversità
La collana editoriale di Spazio Asperger: Infinite Diversità
Autori stranieri ed italiani per Asperger, autismo e tutte le infinite diversità
Durante il convegno del 4 e 5 giugno Attwood lancia la nuova collana: Infinite Diversità nata dalla collaborazione di Spazio Asperger e Armando Editore. Il primo libro: Esplorare i sentimenti.

La nuova collana
La collana “Infinite diversità” si propone di portare in Italia la conoscenza attraverso autori italiani ed esteri della Sindrome di Asperger e dell´Autismo ad alto funzionamento così come di altre forme di diversità poco conosciute in Italia. A tale scopo particolare rilievo verrà dato all´educazione cognitiva, affettiva e comportamentale dei bambini, attraverso libri indirizzati ai genitori ai professionisti e consultabili direttamente dai bambini più grandi. A questi si aggiungeranno libri di auto-aiuto per adulti, testimonianze e libri a carattere tecnico indirizzati a studenti e professionisti sulle più recenti tecniche scoperte nel campo della psicoterapia e dell´educazione.La collana, nata dalla collaborazione di Spazio Asperger e Armando Editore, sarà diretta dal Dott. Davide Moscone.

Il primo libro: esplorare i sentimenti
Il Programma di Terapia Cognitivo Comportamentale “Esplorare i sentimenti” è stato disegnato affinché sia altamente strutturato, interessante e funzionale a creare un efficiente collegamento tra emozioni e cognizione al fine di gestirle al meglio. Ogni bambino avrà informazioni ed attività atte ad esplorare i sentimenti di gioia, rilassamento, ansia e rabbia. Ci sono sessioni per gli studenti in cui registrare i commenti individuali e rispondere alle domande. Alla fine di ogni sessione, si spiega la successiva al bambino. Il programma “Esplorare i sentimenti” è stato disegnato per permettere l´esplorazione del mondo mentale da una prospettiva scientifica. I due programmi presentati in questo libro sono per la gestione dell´ansia e della rabbia.Il programma è pensato per la fascia d´età scolare (elementari e medie)
"Esplorare i sentimenti" sarà disponibile in autunno.

La tipologia di intervento usata dal Dott. Attwood è l´unica evidence based per il trattamento di ansia, rabbia, depressione e manifestazione dell´affetto in ragazzi Asperger e con Autismo ad Alto Funzionamento, secondo le Linee Guida 21 dell´Istituto Superiore di Sanità.
Lanciato un gruppo di lavoro per diagnosticare gli Asperger Adulti
Al via gruppo di lavoro di psichiatri per il primo test diagnostico della Sindrome di Asperger negli Adulti
Il test lanciato in Italia dal Prof. Tony Attwood nella giornata del 5 giugno.
Il RAADS-R è al momento l´unico strumento diagnostico validato scientificamente per la diagnosi di sindrome di Asperger negli adulti. Come detto dal Prof. Attwood durante la conferenza: “in molti usano strumenti che sono stati studiati solo nell´autismo, come ADOS2 e ADI-R, ma che spesso non sono in grado di rilevare le sottili caratteristiche della sindrome di Asperger”.

Il gruppo di lavoro sul nuovo test vedrà la collaborazione di università, enti di ricerca e cliniche.
Il RAADS-R è al momento l´unico strumento diagnostico validato scientificamente per la diagnosi di sindrome di Asperger e autismo lieve negli adulti. Come detto dal Prof. Attwood durante la conferenza: “per i bambini e i ragazzi esistono molte check-list mentre per gli adulti vengono usati strumenti che sono stati studiati solo nell´autismo, come ADOS2 e ADI-R, ma che spesso non sono in grado di rilevare le sottili caratteristiche della sindrome di Asperger”.
La validità della traduzione è già stata appurata attraverso la back translation e lo strumento è già utilizzato per le diagnosi richieste alla nostra Associazione.