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Channel: Spazio Asperger Forum
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Sòren Kierkegaard era un aspie?

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Sto facendo la tesina di maturità sulla sindrome di Asperger e quando ho detto alla mia professoressa di filosofi che avrei portato Kierkegaard lei mi ha risposto che sposa perfettamente il tema, perchè probabilmente lui stesso aveva la sindrome di Asperger. In internet però non trovo informazioni che confermino questa cosa. Voi che ne sapete? 

Mi presento

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Ciao a tutti!

Ho 16 anni.
Non mi è mai stata diagnosticato l'Asperger, ma sono veramente molti i comportamenti che mi convincono di essere in questa condizione.

Nella mia vita frequentai due psicologhe.
La seconda mi diagnosticò predisposizione alla schizofrenia (ma la diagnosi, secondo me, potrebbe non essere del tutto sicura perché il livello di comunicazione fra me e lei non era elevato).

Ho saputo dell'Asperger navigando su internet e mi sono stupito molto perché ho trovato delle vere e proprie descrizioni di me stesso. Ho confrontato parecchie fonti diverse ma con il medesimo risultato.
Ho effettuato tre test online e ho sempre ottenuto punteggi alti.

Mi sono registrato principalmente per confrontare i miei comportamenti con i vostri e notarne gli aspetti in comune.

Qual è la vostra ultima ossessione?

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Qual è la vostra ultima ossessione/interesse speciale?

Il mio ovviamente è questo forum :P

Risultati Aspie Quiz

comportamenti poco empatici..vogliamo raccontare i nostri?

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magari sdrammatizziamo anche...vogliamo parlare di episodi in cui per mancanza di empatia ci siamo comportati "come la società non  si aspetterebbe"'?

 

.gennaio 2008: ero aun corso di perfezionamento post-lauream...mente stavo andando all'università incontro una mia collega di corso, sta fuori alla macchina e sembra che aspetti qualcuno... ci fermiamo a parlare un pò..dopo un pò mi fa " sto aspettando Elvira (un'altra ragazza del corso che non vedevamo da tempo perchè era stata malata)..oh, eccola che sta arrivando" io guardo l'orologio e senza preoccuparmi minimamente di Elvira (e non mi era antipatica!) e di come stesse dopo tanto tempo che non la vedevo,.dico "ah ok, allora ci vediamo fra poco al corso..io mi avvio"

luglio 2009:scendo le scale del palazzo e mi avvio al portone...c'è un'autombulanza parcheggiata proprio di fronte al palazzo e degli infermieri stanno trasportando qualcuno in barella....attorno una decina di persone che commentano e chiedono...io non faccio nemmeno caso a chi è e tiro dritta

febbraio 2005: è il compleanno di una mia amica e m'invita a casa sua per festeggiare...vado e..mi presento senza regalo!

maggio 2002: sono in macchina con mio padre, mi sta accompagnando alla fermata del bus..a un certo punto una macchina ci viene quasi addosso, il finestrino si fa in mille pezzi..nè io nè mio padre ci siamo fatti male....scendiamo dalla macchina..i passeggeri dell'altra vettura sono tutti scossi, anche mio padre...io come se nulla fosse "dai, rimettiamoci in moto se no perdo il pullman"

l'ultima è di pochi giorni fa: avevo apena terminato un'esperienza lavorativa (diciamo così) insieme a un'altra decina di persone...finito l'ultimo incontro prendo la borsa, la cartellina, indosso gli occhiali da sole e vado via senza salutare nè augurare buona estate a nessuno

giugno 2003 comunione di mio cugino..la cerimonia è lunga..dopo qualche minuto esco e vado a fare una lunga passeggiata per la città da sola...ritorno quando è tutto finito

 

ce ne sono tanti altri sono i primi che mi sono venuti in mente

Riconoscersi allo specchio.

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Ciao.
Mi chiedo se anche voi abbiate questo problema. Specie quando sono stressata o comunque agitata, ma diciamo il 70% delle volte in cui mi guardo allo specchio, non mi riconosco. Ossia: so perfettamente che logicamente quella devo essere io, e perciò lo capisco, ma comunque c'è qualcosa che non va. Quella cosa sembra fatta di gomma e si muove in maniera strana. Ha una strana espressione, cerca di imitare le mie ma arriva con qualche millesimo di secondo di ritardo (o almeno, questa è la sensazione che mi dà). Sono sempre pronta a vederla impugnare una spazzola mentre io ho in mano un pettine, per dire. Come se sapessi perfettamente che prima o poi sbaglierà qualche dettaglio, e io allora la smaschererò.
Ma il concetto non è nemmeno così filosofico. Semplicemente, io sono qui, quella lì SO che devo essere io ma contemporaneamente SO ANCHE che non c'è corrispondenza fra le due. Nessuna biezione. O non sufficienti biezioni. Qualcosa non quadra. E mi agito. Mi agito ancora di più. Inizio a tremare. E non posso guardarmi.
Una cosa che faccio da sempre, che io ricordi, è lavarmi i denti non di fronte allo specchio. Mentre mi lavo i denti sono sempre e solo sulla destra, appena fuori il perimetro dello specchio, e guardo fisso davanti a me. 
Anche a voi succede? E' una peculiarità di noi Aspie? Perché mi manca qualcosa? Manca un passaggio. Quello che mi fa percepire la simultaneità di me QUI e di me LI'. Qualcosa. Sento distintamente che è come salire una scala dove un gradino è alto il doppio degli altri. In mezzo, dove doveva esserci il normale gradino a metà, non c'è niente. E lo salto.

Importante quesito su dualismo onda - particella

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Qualcuno di voi sa spiegarmi, sulla base di quanto viene dimostrato nella parte finale di questo video, in che modo può essere spiegato e che cosa comporta nella realtà il fatto che lo sguardo e l'osservazione in genere (anche da parte di una macchina dotata di sguardo neutro come in questo caso) possa influenzare il comportamento degli elettroni?


Ciao a tutti, mi presento

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Ciao a tutti,
sono una donna di 30 anni e non ho una diagnosi ufficiale. Ho effettuato innumerevoli test su internet : alcuni mi classificano a volte come Aspie, altri come persona in cui coesistono sia aspetti aspie che neurotipici. Io stessa non so ancora bene se ho solo qualche tratto autistico superiore rispetto alla popolazione generale oppure no.
Non ho mai avuto problemi di linguaggio e anzi, ho imparato a parlare e a leggere/scrivere molto precocemente; a livello scolastico non ho mai avuto problemi di profitto. Tuttavia...Inizio l'elenco:
-non ho amici ma solo conoscenti (in realtà vorrei avere degli amici, ma non sono una persona intraprendente e aspetto sempre che siano gli altri a chiedermi di socializzare con loro)
-da adolescente pensavano che mi dessi delle arie perchè camminavo con la schiena dritta, ma più me lo dicevano e più camminavo con la schiena dritta perchè mi sentivo a disagio e camminavo ancora più dritta. Inoltre avevo la fama di essere una persona strana
-la cosa peggiore che mi può accadere è trovarmi insieme a persone che non conosco e dover intavolare una discussione che non mi viene assolutamente in mente perchè l'unica cosa che penso è cosa dovrei dire per fare un discorso adeguato a quella  determinata situazione. In alcune situazioni riesco a discutere a lungo ed in maniera sicura, per esempio quando comunico con i miei pazienti o con i loro parenti (sono un medico), ma questo solo perchè sono in modalità-lavoro ed interpreto un ruolo che conosco bene
-provo curiosità per dettagli che agli altri non interessano (i miei colleghi mi chiamano Wiki)
- a volte inizio a discutere tra me e me isolandomi di fatto dal gruppo e me ne accorgo solo dopo che ho perso da un pezzo il filo del discorso degli altri; alle elementari prendevo un sacco di note perchè non stavo attenta.
Da quando ho conosciuto una delle poche persone con cui mi sento completamente a mio agio, cioè il mio attuale ragazzo (circa un anno), ho iniziato a modificare comportamenti che a posteriori anch'io considero anomali:
- vocali troppo strette
-abbigliamento non idoneo (es. vestito molto elegante per andare in trattoria; chi mi circondava era in jeans e maglietta)
- interpretazione letterale delle battute (ora le capisco, è bastato farmelo notare. Soprattutto, mi sento un po' meno a disagio quando le persone fanno battute restando serie con la faccia)
Mi sono sempre sentita un po' diversa dagli altri; il mio ragazzo stesso mi ha detto che prima di conoscermi bene mi considerava un' aliena.

Per quanto riguarda la sfera affettiva, non ho difficoltà a manifestare le emozioni in famiglia ed al mio ragazzo, anzi sono molto affettuosa e capisco i loro sentimenti.

Voi cosa pensate? Sono Aspie oppure ho solo più tratti autistici della media?

Adesso non mi viene in mente nient'altro, ma il mio discorso che voleva essere breve si è invece trasformato un una lunga lista della spesa...Spero di non essere stata noiosa!




Ho 34 anni..probabile asperger, no diagnosi professionale

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Salve a tutti voi, ho 34 anni con diagnosi (ufficiale) di fobia sociale e 2 anni (con diverse interruzioni) di terapia cognitivo-comportamentale..ho fatto l'aspie.quiz ottenendo il risultato "sei molto probabilmente neuro-diverso" ...di essere diversa l'ho sempre saputo, ma devo dire che sapere in che senso io lo sia, rappresenta per me un traguardo, anche se avrei bisogno di vederlo scritto nero su bianco...Sono una donna aspie (forse) e come tale ho passato metà della mia vita su un palco a recitare con grande sofferenza per il mio fegato, il mio stomaco e tutto il resto...Per ora vi saluto...Ciao a tutti 

Educare alla tranquillità: quando i bambini piangono

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Educare alla tranquillità: quando i bambini piangono.

Quando un bambino urla e piange, va consolato o ignorato?


Autore: Robert Epstein

Traduzione: Patrizia La Bombarda

Revisione: David Vagni

Articolo scientifico originale: Crying Babies


Quando un bambino piange, dovremmo ignorare il pianto o raccogliere e confortare il bambino? Anche se questo problema è ancora dibattuto tra gli esperti di genitorialità e, anche se i genitori raramente si comportano in modo ottimale in questa situazione, l´analisi del comportamento offre una soluzione chiara e univoca al problema.


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Il seguente articolo è stato tradotto integralmente per gentile concessione dell´Autore R. Epstein e dell´ACBS (Association for Contextual Behavioral Science) che ha pubblicato l´articolo nel primo numero del suo giornale e che ci ha permesso duplicare.
Ringrazio inoltre Patrizia La Bombarda (presidente di A.S.A. Onlus Giovinazzo) per la traduzione.
L´importanza di questo articolo (un po´ complicato per il genitore inesperto, al quale consiglio di passare subito alla seconda parte), risiede nel fatto che ancora oggi vanno di moda metodi coercitivi come quello di Estivill per l´educazione dei neonati, ma ancor peggio spesso quando le persone scoprono di avere a che fare con un bambino problematico si scordano di studiare le ragioni delle cose, se le persone che si occupano di autismo non riconoscono nessuna analogia con i meltdown di bambini più grandi, allora, come Epstein, mi preoccupo anche io.
David Vagni
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Salve a tutti

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Salve a tutti, sono Francesco, ho 25 anni, studio ufficiosamente arabo ed ufficialmente un'altra materia di cui non m'importa più un fico secco.
Penso che ci sia qualche tratto aspie in me, ma non mi va di elencarli qui adesso (non per pudore).
Odio abbastanza le presentazioni, perché non ho pazienza e non sono bravo a formulare frasi mie, in quanto pretendo da me stesso che non vi siano errori di alcun genere.

E' stato difficile ma finalmente questa presentazione si chiude, e si chiude qui!

                                                                            Francesco

Imitazione

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In numerosi articoli che parlando di Asperger nelle ragazze e donne leggo che le donne sono più portate ad imitare le compagne o a stabilire un modello da copiare. E spesso mandano avanti le giornate come se stessero in una recita e dovessero assumere un ruolo.
A quante di noi effettivamente è andata così?
E a chi non è andata così allora come è andata?

Lo chiedo per confronto. Io ad esempio non ho mai imitato nessuno, anzi, ho sempre odiato la copia in qualsiasi ambito e non mi sono mai finta qualcun'altro o diversa. Anche se poi ho automaticamente sviluppato un modo di fare che uso con i miei coetanei molto differente rispetto a quello che ho in casa (che i miei amici non hanno mai visto), ma si tratta semplicemente di un comportamento socialmente funzionale mio, parte di me, che non deriva da imitazione ma è qualcosa di originale avuto dall'analisi dei feedback sociali.
Esempio quasi divertente: fino al liceo quando qualcuno si complimentava con me io pensavo mi prendesse in giro, quindi rispondevo male. Ottenevo che chi mi aveva fatto il complimento si arrabbiava e iniziava davvero a prendermi in giro. Questo rafforzava in me la convinzione della sua malafede, quando probabilmente un complimento era solo un complimento.
Qualche giorno fa al Comicon mi si sono avvicinati due ragazzi che si volevano complimentare con me per il mio cosplay stringendomi la mano. Ho riflettuto intensamente, fino al secondo/terzo superiore me ne sarei andata, ma ora ho acconsentito e ho stretto la mano ai ragazzi che hanno solo sorriso e se ne sono andati.
Forse è stato un esempio poco incisivo... era per dire che fin da bambina se non capisco un comportamento non riesco a fingerlo. Se lo capisco allora mi evolvo.

Mi presento

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Ciao

io ho 21 anni e sono Aspie. ho scoperto questo sito navigando su internet e ho deciso di iscrivermi!

Richiesta patetica! (tanto per essere chiari XD)

Farsi accettare dai famigliari

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Ciao. Io non ho una diagnosi ufficiale ma ufficiosa, basata sui test fatti qui, sull'osservazione della mia vita e delle mie difficoltà, e ormai non mi restano molti dubbi. Avrei voluto andare a marzo per avere una diagnosi ufficiale ma poi non l'ho fatto. Credo che dovrò prendere coraggio e andarci.
Ad oggi mi sento frustrata e arrabbiata perché da un lato so di essere (probabilmente) AS, ma i miei famigliari non lo pensano anzi mi danno della pazza e ipocondriaca solo perché lo penso, e riguardo ai miei problemi mi dicono che è solo mancanza di forza di volontà, insistono che devo cambiare. Ieri sera ho avuto una crisi di rabbia forte perché mi sento in trappola, intrappolata dai troppi impegni e nessuno capisce che per me fare quello che fanno le altre mamme e' troppo difficile, la volontà non c'entra non ce la faccio fisicamente e mentalmente.
A volte avrei preferito non sapere nulla sull'AS così da considerarmi solo diversa con la speranza che le cose cambiassero, invece adesso so che non cambieranno. Vorrei essere accettata così da non sentirmi più sotto giudizi estremi, sapendo che se sono AS non è colpa mia.
Il problema e' dato dal fatto di aver avuto un figlio con un uomo NT. Il risultato e' che poi mi ha lasciata perché non corrispondevo alle sue aspettative, nemmeno io sapevo del bisogno degli AS di stare soli per rigenerarsi, così se stavo al pc o a leggere venivo criticata perché perdevo tempo. Io per evitare critiche non mi ricaricavo col risultato di avere attacchi di panico giornalieri e anche una depressione (mai diagnosticata dal medico). Ho sempre lavorato a tempo pieno anche col bambino. Alla fine sono scappata non reggevo quella vita e quel uomo non mi capiva per niente, e forse lui è anche un gran narcisista, tutto deve ruotare attorno a lui, tutti devono ubbidirgli, ecc. Però si occupa del bambino e lo tiene lui in settimana, io lo vedo una sera si è una no e poi tutto il wek end, già questo e' considerato inaccettabile da tutti. Invece per me e' vitale avere alcune sere per me, considerato che lavoro tutto il giorno e a volte devo scappare dall'ufficio per stare sola, fortuna nessuno si è mai accorto di nulla di strano. Però capita che quando ho stroppo stress sul lavoro e poi devo anche tenere mio figlio che non ce la faccio, spesso vorrei essere sola e libera per gestirmi meglio e stare meglio, ma nessuno lo capisce, e io non oso mai dire come mi sento anche perché tanto non mi credono. Mi sento proprio giù. Lo psichiatra dal quale vado da un anno e mezzo aveva anche detto che solo i bambini sono AS e crescendo sparisce! Non ho più affrontato la questione dopo questa risposta. Forse come AS tendo ad avere una risposta passivo-aggressiva e tengo tutto dentro, oppure ne parlo con le persone sbagliate, passando sempre più per quella sbagliata.
So che le donne AS sono ancora più difficili da diagnosticare degli uomini, non se neanche se avrei una diagnosi andando in un centro specializzato, qui in Ticino non sono molto avanti sugli AS adulti.
Non dovevo avere figli ma adesso lui c'è e io mi sento incapace e a volte vorrei scappare via da tutti. Vedo le mamme NT e mi sembrano aliene, fanno cose che io non riesco a fare anche se vorrei riuscire a farle.
Se poi vado sui siti di asperger e leggo di uomini comprensivi verso le loro compagne AS mi sento ancora peggio e più sfortunata e ancora più sola.
Ieri ho letto un sito dove si parlava di maternità e donne AS e mi sono sentita meglio leggendo che anche le altre mamme AS non riescono a comportarsi come le mamme NT, cioè sentita meglio perché è considerato normale se una donna AS non riesce in certe cose, però visto che nessuno sa che sono AS passo solo per pazza/strana/sbagliata
X(

novita'

La vostra compulsione maggiore?

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Ciao, ero curiosa di sapere qual è la vostra compulsione maggiore. Quello che proprio non potete evitare di fare (maniacalmente o meno), altrimenti vi sembra che niente potrà più essere come prima.

Per me sono i numeri dispari. Non sopporto i numeri pari e non faccio mai niente in numero pari.
Non so perché, i numeri pari mi sembrano più deboli e mosci. E normali. Mi piacciono i dispari, sono speciali. Non saprei spiegarne il motivo (tanti numeri primi?).
Il mio nome e il mio cognome hanno 5 lettere ciascuno. Per fortuna. E' un peccato che insieme diano 10, ma del resto 2n + 1 + 2n + 3 = 2n + 4, c'è poco da fare.


Lanciato un gruppo di lavoro per diagnosticare gli Asperger Adulti

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Al via gruppo di lavoro di psichiatri per il primo test diagnostico della Sindrome di Asperger negli Adulti

Il test lanciato in Italia dal Prof. Tony Attwood nella giornata del 5 giugno.


Spazio Asperger Staff


Il RAADS-R è al momento l´unico strumento diagnostico validato scientificamente per la diagnosi di sindrome di Asperger negli adulti. Come detto dal Prof. Attwood durante la conferenza: “in molti usano strumenti che sono stati studiati solo nell´autismo, come ADOS2 e ADI-R, ma che spesso non sono in grado di rilevare le sottili caratteristiche della sindrome di Asperger”.


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In occasione della conferenza “Autismo: chi sono le persone Asperger?”, tenutasi a Roma presso l´Aula Magna della Facoltà di Psicologia de La Sapienza il 4 e 5 giugno 2013, un gruppo di psichiatri ha avuto modo di confrontarsi con il Prof. Tony Attwood per approfondire la conoscenza della Sindrome di Asperger. Lo scopo è stato quello di promuovere una rete italiana che sviluppi le competenze diagnostiche e, in prospettiva, la capacità di presa in carico delle persone adulte con Asperger. 
Il gruppo di lavoro sul nuovo test vedrà la collaborazione di università, enti di ricerca e cliniche.


Gli ormai consolidati contatti dell´Associazione Spazio Asperger con la Prof. Ritvo e il Prof. Attwood ci hanno permesso di conoscere il lavoro da loro svolto nell´ambito di un gruppo di ricerca internazionale (9 centri tra clinici e universitari) per lo sviluppo di uno strumento di diagnosi di autismo “lieve” e sindrome di Asperger, rivolto ad adulti con funzionamento intellettivo nella norma o superiore. Lo strumento, RAADS-R (Ritvo Autism Asperger Diagnostic Scale-Revised) testato su 779 soggetti (201 ASD, 276 controlli tipici, 302 con altre diagnosi), ha evidenziato un ottimo livello di validità, sensibilità e specificità.
Il RAADS-R è al momento l´unico strumento diagnostico validato scientificamente per la diagnosi di sindrome di Asperger e autismo lieve negli adulti. Come detto dal Prof. Attwood durante la conferenza: “per i bambini e i ragazzi esistono molte check-list mentre per gli adulti vengono usati strumenti che sono stati studiati solo nell´autismo, come ADOS2 e ADI-R, ma che spesso non sono in grado di rilevare le sottili caratteristiche della sindrome di Asperger”.


Inoltre lo strumento, pubblicato su riviste internazionali, è completamente gratuito e la forma dell´intervista clinica mette a proprio agio sia psichiatri che psicologi, non abituati all´autismo, sia i pazienti adulti che vedono prese sul serio le loro specifiche difficoltà e il loro modo unico di pensare.


Attraverso il RAADS-R, il giorno prima della conferenza, tre persone Asperger hanno ricevuto la diagnosi presso la sede di Spazio Asperger, direttamente dal Prof. Attwood. Queste tre diagnosi, fatte da un esperto di fama mondiale, saranno utili per la formazione degli operatori italiani che parteciperanno allo studio di validazione.


IL RAADS-R, già tradotto da Davide Moscone e David Vagni di Spazio Asperger, consentirà a molte persone di ottenere una diagnosi certa e ci si augura che possa contribuire, a lungo termine, ad una organizzazione di servizi che siano specifici per questa popolazione.
La validità della traduzione è già stata appurata attraverso la back translation e lo strumento è già utilizzato per le diagnosi richieste alla nostra Associazione.


A breve sarà aperta una pagina apposita su questo sito per raccogliere adesioni e partecipare alla validazione italiana. 

Come infastidire gli Aspie

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Ovviamente, non voglio infastidire nessuno, è solo l'argomento.

Stavo leggendo questo elenco:

e non riuscivo a valutare con esattezza quanto mi infastidiscono queste frasi, fino a quando, leggendo, le mie labbra si sono mosse spontaneamente per dire "Che pa..." (ho finito davvero con "pa" perché me ne sono accorto) perché è quello che penso quando sento queste frasi.

101 è un numero alto. Secondo voi, quali sono altre frasi/comportamenti molto fastidiosi per un Aspie?

P.S: Mi sono accorto della discussione:
ne creo una nuova perché io sto parlando di cose non incluse nella lista ma ugualmente fastidiose.

La collana editoriale di Spazio Asperger: Infinite Diversità

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La collana editoriale di Spazio Asperger: Infinite Diversità

Autori stranieri ed italiani per Asperger, autismo e tutte le infinite diversità


Spazio Asperger Staff


Durante il convegno del 4 e 5 giugno Attwood lancia la nuova collana: Infinite Diversità nata dalla collaborazione di Spazio Asperger e Armando Editore. Il primo libro: Esplorare i sentimenti.


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La nuova collana

La collana “Infinite diversità” si propone di portare in Italia la conoscenza attraverso autori italiani ed esteri della Sindrome di Asperger e dell´Autismo ad alto funzionamento così come di altre forme di diversità poco conosciute in Italia. A tale scopo particolare rilievo verrà dato all´educazione cognitiva, affettiva e comportamentale dei bambini, attraverso libri indirizzati ai genitori ai professionisti e consultabili direttamente dai bambini più grandi. A questi si aggiungeranno libri di auto-aiuto per adulti, testimonianze e libri a carattere tecnico indirizzati a studenti e professionisti sulle più recenti tecniche scoperte nel campo della psicoterapia e dell´educazione.
La collana, nata dalla collaborazione di Spazio Asperger e Armando Editore, sarà diretta dal Dott. Davide Moscone.


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Il primo libro: esplorare i sentimenti

Il Programma di Terapia Cognitivo Comportamentale “Esplorare i sentimenti” è stato disegnato affinché sia altamente strutturato, interessante e funzionale a creare un efficiente collegamento tra emozioni e cognizione al fine di gestirle al meglio. Ogni bambino avrà informazioni ed attività atte ad esplorare i sentimenti di gioia, rilassamento, ansia e rabbia. Ci sono sessioni per gli studenti in cui registrare i commenti individuali e rispondere alle domande. Alla fine di ogni sessione, si spiega la successiva al bambino. Il programma “Esplorare i sentimenti” è stato disegnato per permettere l´esplorazione del mondo mentale da una prospettiva scientifica. I due programmi presentati in questo libro sono per la gestione dell´ansia e della rabbia.


Il programma è nato per il trattamento del disturbo d´ansia e il controllo della rabbia nei bambini con Sindrome di Asperger ma può essere ugualmente applicato a qualsiasi bambino con Disturbo dello Spettro Autistico ad Alto Funzionamento (Autismo ad Alto Funzionamento, Disturbo Pervasivo dello Sviluppo) o più in generale a bambini con problemi nella regolazione delle emozioni.
Il programma è pensato per la fascia d´età scolare (elementari e medie)


Il programma non deve essere necessariamente implementato da uno psicologo, ma può essere svolto da maestre, insegnanti, logopediste, terapisti occupazionali ed anche genitori senza un training specifico nelle terapie cognitivo comportamentali. 
"Esplorare i sentimenti" sarà disponibile in autunno.


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Tony Attwood è uno psicologo clinico di scuola cognitivo-comportamentale che esercita a Brisbane, in Australia. Negli ultimi 30 anni si è specializzato nell´autismo e nelle condizioni ad esso correlate. Ha acquisito una grande esperienza clinica, specializzandosi nel trattamento delle persone autistiche di tutte le età. E´ l´autore di "Guida alla sindrome di Asperger", che ha venduto più di 350.000 copie in tutto il mondo.
La tipologia di intervento usata dal Dott. Attwood è l´unica evidence based per il trattamento di ansia, rabbia, depressione e manifestazione dell´affetto in ragazzi Asperger e con Autismo ad Alto Funzionamento, secondo le Linee Guida 21 dell´Istituto Superiore di Sanità.

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